ENERGIA, MARINO: LANCIATA NUOVA “GARA CALORE” PER RISPARMIO IN EDIFICI COMUNE

    “Abbiamo lanciato una nuova ’gara calore’ che permetterà di risparmiare milioni di euro. Abbiamo alcune migliaia di edifici pubblici dove spendiamo in maniera irragionevole. Ora costringeremo a chi vince la gara a risparmiare in energia”. Così il sindaco di Roma, Ignazio Marino, a margine del convegno “Efficienza energetica e Ciclo dei rifiuti – Nuove idee per lo sviluppo sostenibile di Roma”. “Ora tutti parlano dell’emergenza da gestire, e hanno ragione. Ma sarà sempre così se non pensiamo ai nostri figli, ad una prospettiva di medio – lungo periodo. E’ una partita importantissima che rende la nostra città in linea con le più moderne politiche pubbliche sul fronte della migliore qualità della vita. Se una finestra è rotta entra il freddo e sprechiamo il riscaldamento. Ma non possiamo passare il tempo ad aggiustarla, dobbiamo sostituirla con una nuova, fatta di materiali moderni e in grado di tenere la temperatura. E’ un esempio semplice – ha aggiunto il primo cittadino – per capire che dobbiamo impostare una nuova filosofia di intervento, a partire dal nostro patrimonio immobiliare. Si tratta di 1.841 edifici comunali, di cui 160 asili nido, 790 scuole, 180 uffici e 173 edifici di edilizia residenziale pubblica, per i quali, oggi, Roma Capitale paga ’bollette’ per quasi 20,3 milioni di euro l’anno. Si può fare molto meglio, spendere e inquinare di meno. Insomma abbiamo una strada lunga e difficile da affrontare ma dobbiamo farlo con la passione di cittadini che vogliono migliorare la vita della propria comunità”. La nuova “gara calore” “sarà una rivoluzione termica. Recependo la direttiva 27 dell’Unione europea – ha specificato l’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Masini – abbiamo deciso di inquinare meno e guadagnare con l’efficientamento degli edifici. Risparmieremo energia e le imprese potranno guadagnare. I nostri edifici passeranno dalla classe G o F alla classe C, facendoci risparmiare diversi soldi. Ci sono 150 milioni di euro in campo e prevediamo fino a 5.000 nuove assunzioni. La gara avrà una durata di 10 o 15 anni”. Marino ha poi concluso: “Noi abbiamo da subito detto no alla politica dei termovalorizzatori perché li riteniamo pericolosi e inquinanti. E’ un impegno che abbiamo preso e lo manterremo. Il nostro obiettivo è la formazione di ecodistretti dove si possa produrre gas dai rifiuti organici. Ambienti con equipaggiamento industriale adatto al recupero della materia, alla creazione di nuovi prodotti e alla minimizzazione dei residui. L’energia necessaria al funzionamento dei macchinari si produrrà ecologicamente con pannelli solari, torri fotovoltaiche ed estrazione di biogas. E’ questa la visione del futuro, dove vedremo lavorare, insieme, le migliori energie del nostro territorio”.