ESASPERATA DAGLI INSULTI VOLGARI E SESSISTI CHE COMPAIONO AL SUO INDIRIZZO ATTRAVERSO I SOCIAL, LAURA BOLDRINI NE POSTA ALCUNI SU TWITTER CON NOMI E COGNOMI

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    Quando il dissenso e la contestazione per chi ha idee o concetti opposti vanno ben oltre i limiti dell’accettazione, si scade ovviamente nell’offesa gratuita e in invettive che nulla hanno a che vedere con una critica intellettualmente onesta e motivata. E accade così che un politico chiamato a rivestire un ruolo istituzionale, benché ‘rodato’ dalle ingiurie delle opposte fazione che accompagnano il suo quotidiano, decida di replicare e legittimamente contestare la gravità di tale offese. “Secondo voi questa è libertà di espressione?”, ha sbottato stamane il presidente della Camera. Evidentemente (e giustamente), esasperata dai toni, attraverso un tweet ha deciso di postare un ‘screenshot’ in cui da esempio delle volgarità gratuite ‘tipo’ che riceve quotidianamente sui social network. Tutto accompagnato dall’hashtag ’No alla violenza sulle donne’. Come darle torto?

    M.