ESEMPIO DI CIVILTÀ – CITTADINI RESPONSABILI ED AMMINISTRAZIONI EFFICIENTI, A COPENHAGEN LO STORICO SORPASSO: PIÙ BICILETTE CHE AUTOMOBILI NELLE STRADE

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    Ci sono paesi e culture per certi versi invidiabili per l’alto tasso di civiltà raggiunto, in special modo dove nell’interessa comune (che sia l’ambiente, la prevenzione, l’occupazione, la sanità o la sicurezza), sono i cittadini i primi ad impegnarsi in tal senso. E così leggendo quando accade a Copenhagen ci induce in qualche modo a ‘rosicare’. Accade infatti che nella capitale danese il numero delle biciclette in circolazione nelle strade della città ha superato quello delle auto. Un fenomeno in continua espansione che , forte delle 35.080 ’due ruote’ in più registrate lo scorso anno, il loro numero totale è salito a 265.700 a fronte delle 252.600 vetture in circolazione. Nel 2015, peraltro, il traffico delle bici è aumentato del 15 per cento e quello delle automobili diminuito dell’1 per cento. Intendiamoci, nulla accade per caso, sin dal 2005 sono stati infatti investiti un miliardo di corone danesi (90 milioni di euro) in infrastrutture, fra cui due ponti riservati alle bici. Ma c’è di più: ora l’ambizione delle autorità locali ora è addirittura quello di togliere completamente le auto dal cuore della città e portare al 50 per cento la percentuale delle persone che ogni giorno si trasferiscono in città dai dintorni in bicicletta entro il 2025 (ora sono il 41 per cento). E a tal proposito  è stato lanciato un progetto per potenziare le piste ciclabili: in 12 giorni oltre 10mila persone hanno risposto al questionario del comune in cui si chiedevano indicazioni sui percorsi più accidentati o congestionati. Nel frattempo, per chi non può pedalare, entro il 2019 è prevista l’estensione della metropolitana. Ma non pensiamo alla Danimarca come a una sorta di ‘mosca bianca’ in seno all’Europa. Anche nella stessa ‘caotica’ (ma disciplinata) Londra, la proporzione fra bici e auto in circolazione va assottigliandosi in continuazione. Il numero di auto che entra in città nell’ora di punta al mattino è crollato da 86mila a 64mila fra il 2004 e il 2014 e il numero di bici salito da 14mila a 36mila. Nel mondo, in controtendenza è invece la Cina. In particolare Pechino, dove l’uso di biciclette è crollato dal 60 al 17 per cento fra il 1986 e il 2010. E qui saltano subito agli occhi gli allucinanti reportage che fotografano scene di vita quotidiana con i residenti che passeggiano protetti da mascherine antismog. C’è molto da lavorare…

    M.