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Estate 2020: sotto il profilo turistico sarà la peggiore di sempre. Ben 56 mln di presenze in meno

E’ vero, sotto l’aspetto sanitario il ‘peggio’ sembra essere passato, i confini e gli aeroporti sono tornati a funzionare a regime eppure, nonostante gli sforzi messi in piedi, quella che ci si prospetta sarà la ‘peggiore’ estate mai vissuta dall’Italia.

Tanto per dare idea di cosa stiamo parlando, basta leggere che, rispetto allo scorso anno, le stime prevedono qualcosa come 12,8 milioni di viaggiatori e 56 milioni di pernottamenti in meno.

Turismo 2020: perderemo oltre 3 mld di euro

A ‘dare numeri’ è l’apposito studio stilato da CST Firenze per Assoturismo Confesercenti, condotto attraverso un campione di 2.118 imprenditori impegnati nella ricezione turistica (composto al 52% da attività extralberghiere, ed il 48% dal settore alberghiero), che ‘prevede’ complessivamente una perdita di oltre 3,2 miliardi di euro di fatturato.

Turismo: saranno 56 mln i pernottamenti persi

Ovviamente, ad incidere notevolmente è la mancanza del flusso rappresentato dagli ‘stranieri’, tanto è, come detto, che sui 56 mln di pernottamenti perduti, ben 43 sono ad appannaggio di turisti provenienti dall’estero. Rispetto a quello che sarà un vero e proprio ‘dimezzamento’, consola sapere che almeno ‘internamente’, il turismo italiano calerà ‘solo’ dell’11,6%.

Il Nord-ovest, città d’arte e località lacustri le più ferite

Premesso che la crisi investirà l’intero Stivale, tuttavia il trend peggiore sarà quello registrato Nord Ovest (con il -32,9% di pernottamenti), quindi il  Nord Est (-28,7%), ed il Centro (-25,8%). Andrà un po’ meglio per il Sud e le Isole (-19,3%). Nel dettaglio poi, le presenze peseranno con un -38,3% rispetto alle località lacustri, e del -36% per quelle termali. Le città d’arte subiranno un calo del -34,3%, così come le località ‘collinari’ del -31,4%, quelle montane (-21,8%), e quelle marine (-20,9%).

Turismo 2020: 23mila strutture non apriranno

Insomma, un quadro davvero inquietante, in seguito al quale, per effetto del calo della domanda seguirà anche quello dell’offerta da parte del settore ricettivo. Dunque, ben 23mila strutture (3mila quelle specificatamente alberghiere) quest’estate resteranno chiuse. Complessivamente, si calcola che saranno 1,8 milioni i posti letto in meno.

Max