EX MARINE RADICALIZZATO PROGETTAVA UNA STRAGE IN UNO SHOPPING CENTER DI SAN FRANCISCO

    Ha destato enorme stupore e raccapriccio in America, la notizia di un ex marine radicalizzato, che si apprestava a compiere una strage per il giorno di Natale. Il 26enne Everitt Aaron Jameson, congedato nel 2009 per non aver ammesso di soffrire di asma, era costantemente monitorato dagli agenti dell’Fbi, che aveva ‘intercettato’ sul web le sue ‘visite’ a siti e gruppi riconducibili al sedicente Stato Islamico. Nelle ultime settimane l’ex marine era stato avvicinato da un agente federale infiltrato sotto copertura, che è riuscito a conquistare la sua fiducia. A questi Everitt ha confidato il suo piano: un attacco in grande stile all’interno del centro commerciale ‘Pier 29’ di San Francisco. E proprio nel giorno di Natale. Il piano prevedeva, tramite l’esplosione di un ordigno artigianale, ‘convogliare’ la fuga della folla terrorizzata in un preciso punto dello shopping center, per poi falcidiarne quanti più possibile con il mitra. Ma il piano, comunque articolato, ha poi riferito il Dipartimento della Giustizia, necessitava della collaborazione di almeno un’altra persona. Sebbene Everitt avesse dichiarato di aver messo in conto la sua morte per attuare il suo piano, aveva chiesto all’agente infiltrato il suo aiuto in quanto tutto avrebbe dovuto funzionare alla perfezione, per poter realizzare “qualcosa sulla linea degli attacchi dello scorso ottobre a New York, o sulla scia di quello di San Bernardino nel 2015. Puntuale, quando mancava ormai pochissimo ‘all’ora X’, l’intervento dell’Fbi che lo ha arrestato.
    M.