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    Fase 2 e spiagge libere: come si accede, limiti, come comportarsi, le regole e soluzioni per accedere e gestirle

    In questi giorni nei quali si sta passando dalla Fase 2 alla Fase 3 della lotta al coronavirus sono sempre più accesi i dibattiti circa alcune delle modalità di accesso ad alcuni dei luoghi più ambiti e attesi, specialmente in questo inizio d’estate: in particolare, le spiagge.

    La domande delle domande è:come saranno le spiagge libere questa estate?  Come si accede, quali sono i limiti e le restrizioni, quali i vincoli, e le modalità per andare in spiaggia?

    Molti interrogativi, e spesso le soluzioni demandate alle direttive dei singoli comuni. Andiamo a vederci chiaro.

    Leggi anche: Fase 2 Lazio, dal 29 maggio riaprono gli stabilimenti: 10 mq ad ombrellone e steward di spiaggia

    Come saranno le spiagge libere questa estate: come si accede, regole e suggerimenti

    Dal 29 maggio come sappiamo hanno riaperto le spiagge in tutta Italia con nuove regole da seguire per evitare il contagio da coronavirus. La principale, ovvio, è quella del distanziamento degli ombrelloni, passando poi per la presenza di adeguati steward da spiaggia che dovranno controllare che le persone stiano davvero rispettando le distanze.

    In molti casi ci saranno le prenotazioni con app e per diversi stabilimenti ecco il servizio sotto l’ombrellone. Se tuttavia il percorso e l’iter, più o meno, per gli stabilimenti balneari privati è abbastanza chiaro con delle regole piuttosto identificate, che cosa vale invece per le spiagge libere?

    Non si è certo nella possibilità di trovarsi gli stessi controlli di quelle private: eppure, per ovvie ragioni, le spiagge libere, sono le più amate da chi va al mare.

    aggiornamento ore 1.12

    Se in molti Comuni vengono sancite regole di buon costume e ordine pubblico e vengono previste delle figure di controllo e degli appositi strumenti per indicare la distanza, il resto come andrà avanti?

    Eccoci di fronte ad alcuni suggerimenti, più che indicazioni rigorose, accedere e gestire le spiagge libere. Per esempio in Romagna diverse realtà hanno pensato ad ombrelloni a 5 metri di distanza, e alcune figure equiparabili a steward per amministrare l’afflusso e divieto di grandi assembramenti sotto lo stesso ombrellone.

    Molti hanno dubbi circa l’identificazione membri della stessa famiglia: chi controllerà i documenti di chi andrà sotto l’ombrellone? In altre zone d’italia come Ostia, il mare di Roma come viene chiamato, verranno piazzate delle palette per indicare ai cittadini dove piantare l’ombrellone e ci saranno, come ricordato dall’amministrazione comunale, dei controlli a bordo di Quad.

    In altre zone potrebbero essere previste, come per esempio si ipotizza a Rimi, l’uso di app per la gestione degli accessi per le spiagge libere più note. Una soluzione che stanno pensando di adottare parecchie altre realtà, addirittura con segnalazioni a mò di semaforo per evitare code e assembramenti. Insomma, se il semaforo è rosso, meglio andare in un’altra spiaggia libera.

    Altra regole: distanziamento anche durante le passeggiate in spiaggia, e dovrebbe essere vietato ricreare assembramenti durante il bagno: steward e bagnini (dalle torrette) saranno chiamati a intervenire.

    aggiornamento ore 5.43

    In generale sembra abbastanza avanzato il percorso che mira alla prenotazione per le spiagge libere, che però potrebbe partire a Luglio. Accendendo a portali e app, si potrà, una volta registrati, indicare l’ora di arrivo per prenotare il proprio spazio.

    Le spiagge dovrebbero esser divise in aree e potranno accedervi massimo 4 persone dello stesso nucleo familiare. All’ingresso delle spiagge sarà, in alcuni casi, se possibile, compilata una certificazione con il regolamento, in seguito agli ospiti sarà dato un bracciale colorato come riconoscimento.

    aggiornamento ore 10,44