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Fase 2 Lazio, bus fino alle 23 e obbligo mascherine: negozi chiusi entro le 21.30. Ecco l’ordinanza della Regione

La Regione Lazio ha emanato un’ordinanza per stabilire i criteri e le misure da adottare dal prossimo 4 maggio, relative al servizio di Trasporto Pubblico Locale, di linea e non di linea (Taxi, Ncc). Obbligatorie per i passeggeri le mascherine, anche di comunità, ovvero “mascherine monouso o mascherine lavabili, anche autoprodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso”.

L’ordinanza ha l’obiettivo di tutelare cittadini e lavoratori nella fase di ripartenza delle attività economiche, garantendo trasporti sicuri ed efficienti per tutti.

Oltre a stabilire le prescrizioni relative al distanziamento sociale e all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, l’ordinanza prevede anche i Comuni programmino gli orari dei servizi urbani. In modo da non favorire flussi troppo elevati negli orari di punta e che aziende e amministrazioni applichino il massimo ricorso allo smart working e la rimodulazione degli orari lavorativi, sempre per non favorire la creazione di assembramenti negli orari di entrata e uscita dai luoghi di lavoro.

A tale scopo è anche prevista la chiusura delle attività commerciali non oltre le ore 21:30, con eccezione per farmacie, parafarmacie, aree di servizio e pubblici esercizi per attività di asporto.
Inoltre, sempre per garantire il massimo distanziamento sociale e un servizio efficiente, da lunedì 4 maggio saranno potenziati i collegamenti Cotral, Trenitalia e Atac e la chiusura dei servizi sarà posticipata alle 23:30.

Sopra il 50% di capienza massima bus, l’autista non effettua la fermata successiva

“Su autobus e tram, – si legge nell’ordinanza – il conducente che rileva il raggiungimento della misura massima consentita stabilita nella misura del cinquanta per cento della capacità di trasporto del mezzo, non effettua la fermata successiva in assenza di prenotazione della ‘richiesta di fermata’ da parte del passeggero a bordo”.

Il testo e le misure indicate sono anche il frutto del lavoro di ascolto e confronto con parti sociali, aziende del trasporto, enti locali e comitati dei pendolari.