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Fca, presentata proposta di fusione con Renault

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Fca e Renault insieme, ora è più di un’idea. Il colosso italiano ha infatti avanzato una proposta di fusione alla casa francese con la possibilità in futuro di allargare la partnership con Nissan e Mitsubishi, già alleati di Renault. Una fusione paritaria: 50% a Fca e 50 a Renault. La casa francese ha confermato la proposta, la ‘Fiat Chrysler Automobiles’ l’ha annunciata tramite un comunicato: “Fiat Chrysler Automobiles N.V. ha inviato in data odierna una lettera non vincolante al Consiglio di Amministrazione di Groupe Renault proponendo una aggregazione delle rispettive attività nella forma della fusione 50/50 – si legge in un comunicato stampa di Fca – La proposta di FCA fa seguito a iniziali dialoghi operativi tra le due società per identificare prodotti e ambiti geografici in cui si potrebbe collaborare, in particolar modo nello sviluppo e nella commercializzazione di nuove tecnologie. Tali dialoghi hanno chiarito che una più ampia collaborazione tramite una aggregazione migliorerebbe sostanzialmente l’efficienza del capitale e la velocità nello sviluppo dei prodotti. Il razionale dell’aggregazione è anche rafforzato dal bisogno di prendere decisioni coraggiose per cogliere su larga scala le opportunità che si sono create nel settore automobilistico in campi come la connettività, l’elettrico e i veicoli a guida autonoma”.
La nota afferma inoltre che la fusione creerebbe il terzo gruppo al mondo per vendita di automobili: “L’aggregazione proposta creerebbe uno dei principali produttori di auto al mondo in termini di fatturato, volumi, redditività e tecnologia a beneficio dei rispettivi azionisti e degli stakeholder delle società – si legge nella nota –  La Società risultante venderebbe annualmente circa 8,7 milioni di veicoli, sarebbe un leader mondiale nelle tecnologie EV, nei marchi premium, nei SUV, nei pickup e nei veicoli commerciali e avrebbe una più ampia e più bilanciata presenza globale rispetto a quella che ciascuna società ha da sola. I benefici dell’operazione proposta non si otterrebbero con la chiusura di stabilimenti ma deriverebbero da investimenti più efficienti in termini di utilizzo del capitale in piattaforme globali dei veicoli, in architetture, in sistemi di propulsione e in tecnologie. FCA ha una storia di aggregazioni di successo di OEM con culture diverse per creare solidi leadership team e strutture dedicate a un singolo obiettivo. Quindi, il Consiglio di Amministrazione di FCA crede fermamente che l’aggregazione, che avrebbe la dimensione, l’esperienza e le risorse per destreggiarsi con successo nell’industria automobilistica in rapida evoluzione, creerebbe nuove opportunità per i dipendenti di entrambe le società e per i principali stakeholder”.
Aggiornamento 11:30
Dopo la notizia della proposta di fusione avanzata da Fca a Renault, nella mattina di oggi sono state rese note ulteriori dichiarazioni come quello della Cgt, il maggiore sindacato all’interno del gruppo Renault: “Lo stato francese mantenga una minoranza di blocco che permetta di far prevalere gli interessi francesi. Se si dovesse realizzare questa fusione, sarebbero ancora i dipendenti di Renault e Fca a pagare in termini di nuove soppressioni di posti di lavoro. Per la Cgt, e in tutte le ipotesi, il governo deve conservare una minoranza di blocco che permetta di far prevalere gli interessi francesi”.
Aggiornamento 12:00
Dopo le dichiarazioni del Cgt, sindacato interno al gruppo Renault, in questi minuti ha parlato anche il responsabile economico della Lega Claudio Borghi: “Tutto andrà guardato con attenzione ha detto ai microfoni di La 7 – questa operazione darà vita al primo produttore di auto al mondo. Staremo molto attenti a far sì che un patrimonio della storia italiana sia valorizzato altrimenti interverremo”, ha concluso Borghi.