Home ATTUALITÀ Figli e social network: quali devono essere le regole?

    Figli e social network: quali devono essere le regole?

    L’intervento di Danyla De Vincentiis, Parent Coach nel programma “A Casa di Amici” su Radio Roma Tv

    I social network sono strumenti informatici che hanno letteralmente cambiato la nostra vita negli ultimi 20 anni. Da Facebook a Instagram, da WhatsApp a Tik Tok: ciascuno i noi ha imparato ad utilizzarli nel modo che più preferisce, ma la verità è che ne siamo tutti un po’ schiavi. Per i nostri figli, dovrebbe essere diverso? La risposta giusta sarebbe sì, ma è davvero difficile mettere in pratica un controllo su ogni loro singola azione sui social network. La regola dovrebbe essere la moderazione, come in tutte le cose dalla nostra vita d’altro canto, ma soprattutto una buona educazione all’utilizzo dei social network che sono certamente indispensabili oggi per molte ragioni, ma non devono diventare uno strumento compromettente per lo sviluppo dei ragazzi durante il loro percorso di crescita.

    Nel programma “A Casa di Amici, ne abbiamo con la Dottoressa Danyla De Vincentiis, Coach professionista, Parent Coach, laureata in psicologia, che con le sue sessioni, adatte a tutte le età arriva ovunque, anche allestero.

    Oggi parliamo di come vengono utilizzati i social e come i genitori si comportano di fronte a questa situazione… In questi giorni sulla bocca di tutti è stata la foto di una nota influencer e i relativi commenti?

    La cosa fondamentale è la libertà: la nota influencer può postare ciò che vuole, ma le bambine soprattutto se piccole, devono commentare in modo consono. E non bisogna mai dimenticare che sui social non bisogna entrare se non si hanno almeno 11 anni.

    Ma secondo Lei i giovani invece come vivono i social?

    Sono inseparabili, quello che mi preoccupa è lil fatto che questi giovani possano vivere con l’idea di dover essere perfetti. Alla lunga, questo può portare a gravi problemi di accettazione dei bambini nei periodi più delicati, ovvero quelli della crescita e, di conseguenza, avere difficoltà nelle relazioni “dal vivo”.

    Ma è la società a dare/imporre determinati canoni e quindi questo ha portato all’ossessione di essere perfetti anche sui social?

    La società ha una responsabilità molto importante nel rapporto fra giovani e social. Pensiamo alle donne degli anni ’50 raffigurate sulle riviste: rispecchiavano le tendenze dell’epoca. Oggi seguire sempre i trend che i social ci propongono e che cambiano molto velocemente, può essere insidioso.

    I giovani e i social: il valore dei messaggi

    La differenza sostanziale rispetto al passato è il fatto che sulle riviste finivano in pochi, ora sui social ci andiamo tutti e mettiamo in mostra ciò che riteniamo giusto. Ma occorre pensare che serviranno un po’ di anni per comprendere determinati messaggi.

    Abbiamo ricevuto un messaggio da un ascoltatore che vogliamo girarti: “Ciao a tutti. Premetto che ci ho pensato un bel po prima di scrivervi. Ero titubante a causa di una mia serie di insicurezze…spero mi possiate rispondere in una delle vostre dirette con la parent coach…mi chiamo Michele ho 45 anni e ho un figlio di 7 anni molto irrequieto. Non ascolta mai quello che gli dico, non vuole fare i compiti e sta sempre davanti al tablet. Ogni volta sono costretto ad alzare la voce, ma nemmeno in questo modo riesce ad obbedire. Mi sento in colpa perché non riesco a gestire la mia rabbia ed esagero un po’…Così è solo peggio.. come posso fare?”

    Ci vorrebbero dei giorni per rispondere. Ci sono due piani: uno è capire come mai il bambino presenta una chiusura così importante, la seconda è capire quale sia il modo migliore per Michele per affrontare la situazione.