FIUMICINO, UNA SPAGHETTONGOLA DA RECORD

    2Numeri da record per la celebre Spaghettongola di Fiumicino: oltre cinque quintali e mezzo di vongole, altrettanti di cozze e frittura. Settecento bottiglia di vino andate via. Diecimila persone in tre giorni, 4500 pasti.

    I numeri sono tutti dalla parte della Spaghattongola, la festa degli spaghetti alle vongole lupino di Fiumicino, giunta quest’anno alla sua sesta edizione, organizzata come sempre dall’associazione il Faro all’Orizzonte al Parco Tommaso Forti (via Lorenzo Bezzi snc) fino al 15 agosto. “Non c’aspettavamo tutta questa affluenza – spiega il presidente dell’associazione il Faro all’Orizzonte, Stefano Conforzi -. Un successo inimmaginabile. Segno che la qualità paga. L’obiettivo di questa festa è valorizzare i prodotti a zero chilometri del nostro Comune. Quindi il pescato locale, il vino di Torrimpietra, l’ortofrutta di Maccarese. Tutto quello che si mangia è prodotto nel Comune di Fiumicino. La gioia più grande è stata vedere l’enorme affluenza dei romani che così hanno potuto gustare i nostri prodotti tipici. È andato tutto per il meglio: mi dispiace per la fila che è stata molto lunga ma non c’aspettavamo così tanta gente. Rispetto all’anno scorso abbiamo il triplo dei volontari che ci aiutano in cucina ma purtroppo c’è sempre un po’ da aspettare. Ringrazio chi ci ha visitato per la grande pazienza e chi sta operando per la riuscita della festa per la grande abnegazione. Non è facile servire 1800 pasti a sera. Figurarsi che sabato l’ultimo piatto di spaghetti è uscito all’una di notte mentre domenica a mezzanotte e mezza, segno che valeva la pena fare un po’ di fila”. La Spaghettongola quest’anno è tutta dedicata a Pino Lo Buono, cuore e anima della manifestazione scomparso qualche mese fa. A lui è stato dedicato anche un memorial di calcio che ha visto protagoniste una rappresentativa dell’associazione Il Faro all’Orizzonte, una del Comune di Fiumicino e una del Centro di Formazione Professionale dove lavorava e che alla fine ha vinto il torneo. “Pino – spiega Conforzi – è con noi e tra noi. Da lassù ci sorveglia e ci dà la carica giorno dopo giorno. Questa festa è sua, il successo è tutto merito suo”.