Flat tax monca: prevista solo per ricavi fino a 65mila euro

    Nella manovra economica approvata di recente dal Governo, c’è anche la flat tax. Sembra però che alcuni aspetti siano ben diversi da quanto dichiarato in campagna elettorale. In base a quanto emerge, infatti, sarebbe “monca”. Riguarderà solo gli autonomi, le imprese e i professionisti con ricavi fino a 65mila euro. La Lega ha dovuto cedere qualcosa e cedere sulla flat tax, uno dei suoi cavalli di battaglia. Non compare infatti la seconda soglia, quella di 100mila euro, entro la quale si sarebbe dovuta pagare un’aliquota aggiuntiva del 5%, ma molto più difficile da attuare nella realtà. La soglia è saltata, anche se il governo non esclude che ci possa essere una modifica nel corso dell’iter parlamentare della manovra, con un ampliamento della platea ai ricavi più alti. Una flax tax così com’è stata disegnata che dunque riguarderà solo una parte di aziende i professionisti, i piccoli, i singoli quasi.
    Che non ci sarebbe stata una tassa piatta per tutti era chiaro. Troppo complicato e lungo cambiare il sistema fiscale italiano in quattro e quattr’otto, senza contare che nelle casse dello Stato si sarebbe improvvisamente aperto un buco. Tanto che alle opposizioni non piace né la flat tax “ristetta”, né gli altri interventi per il mondo produttivo. La legge di bilancio taglia infatti oltre due miliardi alle imprese a fronte di una flat tax che vale 546 milioni nel 2019. Un taglio, quello dei due miliardi, che nelle intenzioni del governo viene “superato dall’introduzione della flat tax che prevede per piccole imprese e lavoratori autonomi un’aliquota più favorevole ed è accompagnata dalla tassazione agevolata degli utili reinvestiti per le imprese”. Una misura che scaturisce da una trasformazione della vecchia Ace in un’agevolazione per chi investe e assume al 15% Ires. “Si tratta di una misura condizionata alla destinazione degli utili a investimenti produttivi, che non si traducono in un mero rafforzamento patrimoniale e finanziario dell’impresa, come avveniva per l’Ace”, è scritto nel documento inviato stanotte a Bruxelles. Un intervento che però genera un’entrata netta per l’erario di 180 milioni nel 2019. E la flax tax “monca” non piace neanche alle opposizioni. Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia affida a un tweet il suo commento e scrive “Altro che flat tax! La legge di bilancio 2019 conferma la pressione fiscale ai livelli insostenibili del 41.8%. Tagliare davvero le tasse a imprese e lavoro è l’unica via per far ripartire l’Italia”. Per il Pd a bocciare la misura è Umberto Pagano, che su Facebook scrive “Il Governo M5s-Lega fa il gioco delle tre carte e aumenta le tasse per le imprese, altro che Flat Tax. Da una parte stanzia 546 milioni di euro per una finta Flat Tax, dall’altra taglia oltre 2 miliardi di euro di sgravi con l’abolizione di Iri e Ace. La Manovra diventerà un boomerang per le aziende, che dovranno addirittura pagare di più invece che di meno”.