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“Forse la variante già gira da noi. Un lockdown di 2 mesi ci aiuterebbe molto”, spiega Ricciardi

Non solo l’ansia per le eventuali ‘scappatoie’ rispetto alle restrizioni dettate per le festività, ma ora far accapponare la pelle, è indubbiamente la cosiddetta ‘variante del Covid’, di matrice anglosassone.

Ed infatti, puntale, stamane ne ha parlato il consigliere scientifico del ministro del Salute, Walter Ricciardi, il quale non ha ‘sprecato’ parole in più oltre che ad affermare in modo perentorio che “Serve un lockdown subito“.

Visto che a distinguere questa ‘variante’ è l’estrema contagiosità, Ricciardi ha rimarcato che ”Servono misure di controllo della mobilità più continue e più lunghe. Io avrei adottato misure più restrittive, come hanno fatto Germania e Austria”.

Ricciardi: “L’Austria è in lockdown fino al 16 gennaio e, per uscire, occorre il tampone”

Ad esempio, ha proseguito l’esperto, ”L’Austria fa un lockdown fino al 16 gennaio e poi consentirà di uscire dalla propria abitazione dopo un tampone. L’unica possibilità che abbiamo è limitare gli spostamenti e poi ricominciare a tracciare. Nella prima fase noi abbiamo fatto un lockdown rigoroso nella prima fase per 2 mesi e solo dopo quella chiusura abbiamo visto che la catena del contagio si è interrotta”.

Ricciardi: “Sarà un battaglia lunga, io già ad ottobre avevo consigliato dei lockdown mirati”

Dunque, spiega ancora il consigliere scientifico del ministro del Salute ”Se ragioniamo per analogia, abbiamo impiegato 2 mesi per far scendere un numero di casi inferiori rispetto a quelli attuali. Abbiamo bisogno di un periodo almeno analogo. Sarà una battaglia lunga. Il ministro Speranza è da sempre più favorevole a misure più rigorose, si confronta con posizioni altrettanto legittime” ha inoltre sottolineato Ricciardi, aggiungendo che “Io avevo consigliato ad ottobre lockdown mirati che hanno fatto in Australia e Nuova Zelanda dove ora festeggiano il Natale con baci e abbracci”.

Ricciardi: “Dobbiamo convivere con il virus, ma con circolazione bassa: 100-200 casi al giorno”

Riguardo infine alla situazione che ci troveremo a vivere rispetto al virus il prossimo 7 gennaio, quando ‘teoricamente’ si procederà alle riaperture, il consigliere scientifico del ministro del Salute spiega che “Noi dobbiamo convivere con il virus, ma a livelli di circolazione bassi, 100-200 casi al giorno. Se perdiamo il controllo, stiamo sempre a inseguirlo. Credo che nelle prossime settimane avremo un lieve aumento di casi per tutto quello che abbiamo visto nelle strade, nelle giornate caratterizzate da assembramenti per lo shopping. I contatti ci sono stati e questa variante inglese è già arrivata, probabilmente da tempo – conclude Ricciardi – E questo potrebbe spiegare perché in alcune parti del paese la circolazione sia stata più sostenuta”.

Max