FORZA ITALIA: FITTO ATTACCA LA LINEA BERLUSCONI

La riunione fiume, durata quasi tre ore a palazzo Grazioli, in realtà si conclude senza una vera decisione. Ovviamente parte della scena se la prende l’ex governatore pugliese che, nel gelo della sala, svuota tutto il caricatore: “Se il partito deve chiudere ce lo devi dire – è stata la premessa rivolta a Berlusconi – noi non siamo gregari di nessun Matteo”, dice con un riferimento non solo a Renzi ma (soprattutto) a Salvini, da 24 ore oggetto di lodi da parte dell’ex capo del governo. Un intervento duro, quello dell’eurodeputato, che ha insisto sulla riorganizzazione “choc” del partito ma soprattutto ha spinto di nuovo l’acceleratore nel chiedere “l’azzeramento di tutti gli incarichi” e le primarie a tutti i livelli.  Berlusconi sceglie di non rispondere direttamente all’ex ministro, ma corregge il tiro su Salvini: “sono stato strumentalizzato, ho detto che lui è un potenziale leader ma non il futuro leader”. Per quanto rigurarda il patto del Nazareno “L’accordo con Renzi – spiega  il Cavaliere – deve andare avanti anche perchè – sottolinea – tra i suoi punti principali c’è quella dell’elezione del nuovo capo dello Stato: dalle notizie che ho – avrebbe detto ai presenti – Napolitano ha intenzione di dimettersi il 20 gennaio. I tempi sono dunque serrati e Fi non può rimanere tagliata fuori dai giochi. Un clima arroventato iin una riunione fiume in cui a parlare sono stati praticamente quasi tutti i dirigenti azzurri: Matteoli, Baldelli, Gelmini, Gasparri, Romani e Daniele Capezzone solo per citarne qualcuno. Anzi, a sentire i racconti dei presenti, il clima si sarebbe acceso proprio con l’intervento del presidente della commissione Finanze che avrebbe ’denunciato’ al Cavaliere la presenza di una black list in cui sono inseriti i nomi dei parlamentari azzurri che non devono andare in Tv. Pronta però la replica del Cavaliere che ancora una volta si è difeso mettendo in chiaro di non poter far nulla sulle televisioni perchè chi va in tv è perchè ha un rapporto diretto con i direttori delle reti.La discussione però è solo all’inizio visto che l’ex capo del governo ha convocato per la prossima settimana un nuovo round per parlare della “rifondazione” del partito.