Francesco De Gregori tour 2016 – Roma – di Lucia Catananti

    Francesco De Gregori è in concerto all’Auditorium Parco della Musica di Roma per il progetto Luglio Suona Bene con il suo tour 2016 ’’De Gregori canta Bob Dylan – Amore e furto’’.
    E’ una serata di stelle e di tranquillità, ma è anche la serata dell’Italia agli Europei. Proprio così inizia il concerto: De Gregori da solista sul palco, che prima di intonare magnificamente ’’Pezzi di vetro’’, scherzosamente dice ’’la mia band è rimasta di là a guardare la partita’’. Ed è così che un fan intona la canzone ’’Viva l’Italia’’. Qualche risata di complicità e si parte. ?
    ’’Pezzi di vetro’’ ed è un inizio più che degno degli occhi assetati di musica che lo guardano, occhi di ogni età.?
    Entra la band con le canzoni ’’L’agnello di Dio’’, ’’La leva calcistica della classe ’68’’, poi ancora ’’Vai in Africa, Celestino!’’ ed è il momento dei brividi con ’’La storia’’.?
    Non è facile staccarsi da quelle note, però ora tocca ad ’’Adelante! Adelante!’’ e guardando la sua band, di colpo il microfono e l’asta vanno giù, ma, lo dice anche la canzone, si va avanti ed arriva ’’L’Angelo’’ che poco dopo si trasforma in ’’Caterina’’.
    ?’’Caterina questa tua canzone la vorrei veder volare per i tetti di Firenze per poterti conquistare…’’, gli applausi non finiscono più e sicuramente qui ha conquistato tutti.?
    Arriva ancora l’urlo intonato di quel fan con ’’E viva l’Italia…’’, d’altronde è la serata che lo richiede.?
    Tante volte il cantautore sorride, ad ogni canzone c’è una standing ovation di mani che non vede l’ora del prossimo brano e di tutto ciò che ha da dire saggiamente.?
    ’’E quello che non so lo so cantare…’’, è la canzone ’’Battere e levare’’. Poi la romantica e mai sdolcinata ’’Sempre e per sempre’’, che è un inno alla rarità dei rapporti che rimangono nonostante lo scorrere del bello e del brutto tempo.
    ?Ancora una grandissima standing ovation, tanto che il cantautore ringrazia con il cuore e dice <<…il fatto che state qui stasera vuol dire due cose: o che non ve ne frega niente del calcio oppure che volete molto bene a me ed io…mi accontento della seconda>>, ed è confermato dagli applausi che ancora una volta non smettono di far battere mani sempre pronte.?
    Questa volta è ancora la sua voce che irrompe nel silenzio dopo il gran rumore e non (soltanto per pochi minuti) una canzone.?
    << C’è un americano che mi perseguita da una quarantina d’anni, che mi copia qualsiasi cosa io faccia e allora io per fargli un dispetto ho prodotto delle canzoni sue. L’americano si chiama Bob Dylan e adesso vi facciamo sentire qualcosa…in italiano.>>
    In realtà è il contrario, già all’età di 14 anni il cantautore era appassionato di Dylan. Proprio per questo ’’Amore e furto’’.??

    De Gregori canta Bob Dylan e si inizia con le canzoni ’’Servire qualcuno’’ (’’Gotta serve somebody’’), ’’Non dirle che non è così’’ (’’If you see her, say hello’’) ed è proprio lui ad attirare un altro applauso, ’’e l’applauso è anche per Bob’’, dice, perché i grandi in fondo si riconoscono così.? Si continua con ’’Un angioletto come te’’ (’’Sweetheart like you’’).?
    Ma ora una pausa da Dylan e De Gregori mette su ’’L’abbigliamento di un fuochista’’, canzone contro la guerra e un saluto ed un applauso al musicista Ambrogio Sparagna che ci ha messo sempre l’anima per questo pezzo.?
    ’’Atlantide’’, ’’Il canto delle sirene’’ e l’intramontabile ’’Generale’’. Intona un grazie e ’’Il Panorama di Betlemme’’. 
    Ora invece per soffermarsi a guardare il panorama dell’auditorium c’è bisogno di quiete e per la serata di stelle e le luci magiche della Cavea in proiezione, è così che arriva ’’Ti leggo nel pensiero’’. ?
    Poi un motivetto che ci trasporta nella storia della bellissima ’’Titanic’’ e ancora ’’Sotto le stelle del Messico a trapanar’’. Senza trucchi e, anzi, con la semplicità più disarmante, con un incantevole e lungo intro di chitarra ed una voce che tarda a farsi sentire è ’’Rimmel’’ la prossima canzone sotto il cielo di Roma.?

    Un ’’grazie a tutti’’ e De Gregori gira le sue spalle e il suo cappello, ma tutti sanno già che ritornerà.?
    Ritorna per cantare ’’Come il giorno’’ (’’I shall be released’’) di Dylan e concludere con le presentazioni della band formata da Alessandro Arianti (pianoforte), Giorgio Tebaldi (trombone), Stefano Ribeca (sax), Giancarlo Romani (tromba), Elena Cirillo (violino e cori), Alessandro Valle (pedal steel guitar e mandolino), Paolo Giovenchi (chitarre), Stefano Parenti (batteria), Lucio Bardi (chitarra), Guido Guglielminetti (basso e contrabasso).
    Francesco esce e rientra da solista, e senza dire parole è il momento de ’’La donna cannone’’.??

    Ancora una canzone, l’ultima, prima di balzare tutti in piedi, ognuno con il proprio ’’ti ringrazio per avermi stupito’’, perché tra quei suoi jeans, quel cappello e gli occhiali da sole, la voce di De Gregori è evergreen. ?
    E, pochi metri più su, fa dormire una bambina di pochi mesi, senza mai svegliarla. ?
    Non rimane che dire ’’buonanotte, buonanotte fiorellino’’.