Francia, governo tende mano ai gilet gialli

    Il primo ministro francese Edouard Philippe ha annunciato uno stop temporaneo di alcuni mesi sull’aumento della imposta sulla benzina, motivo della rivolta dei “gilet gialli” che questo weekend a Parigi si è tramutata in scontri e tafferugli e che dalle prime sommosse a oggi ha contato nel bilancio quattro morti e molti feriti.  La scelta del governo mira a placare gli animi e a porre un freno ai “gilet gialli” moderati in modo da instaurare un dialogo. Secondo i media che hanno dato notizia della decisione dell’esecutivo ci saranno anche altri provvedimenti volti a fermare la protestare dei gillet gialli, stabiliti in un meeting tenutosi ieri sera all’Eliseo con il presidente Emmanuel Macron. Philippe mostrerà le suddette manovre in un incontro con i rappresentanti di En Marche. L’aumento dell’accisa su benzina e diesel sarebbe dovuto entrare a vigore ad inizio del mese prossimo. Stamane a palazzo Matignon, dove risiede il governo francese, doveva andare in scena il tavolo tra Philippe e una schiera di esponenti moderati dei gilet gialli, ma la riunione è saltata per “motivi di sicurezza” dopo che parte di loro, come Jacline Mouraud – la rappresentante bretone divenuta uno volti più conosciuti della protesta – ha dichiarato di aver subito minacce dalle frange più estremiste per ostacolare la trattativa con il governo. Intanto la destra di Marine Le Pen tuona. La moratoria “Non è che un rinvio”, ha detto il capo del Rassemblement National, “evidentemente non è all’altezza delle attese e della precarietà in cui si dibattono i francesi”. Un altra sfida per l’esecutivo rischia di nascere con i sindacati di polizia, che ieri hanno raccontato di poliziotti “esausti per la tensione prolungata” chiedendo ad alta voce di non autorizzare la manifestazione dei gilet gialli in programma sabato prossimo. Le forze dell’ordine devono fronteggiare una situazione di piazza molto complicata. “Non è stata una bella riunione di famiglia all’Arco di Trionfo”, ha dichiarato ieri ai microfoni dalla tv francese David Le Bars, a capo del sindacato di polizia Scpn, “avevamo sicuramente a che fare con una nebulosa dell’ultra-destra, i metodi erano quelli, le forze dell’ordine sono state aggredite e costrette a ritirarsi”.