FURTI, SGOMINATA GANG SUDAMERICANA

     
     
     La banda, di etnia sudamericana, aveva messo in piedi una vera e propria organizzazione che oltre dei furti si occupava anche della ricettazione della merce, pianificando i reati da mettere a segno in diversi ristoranti etnici della Capitale, utilizzando documenti falsi e auto prese a noleggio. Nell’ambito delle attività di contrasto alla criminalità diffusa nella Capitale, la Squadra Mobile che da tempo ha avviato una mirata attività di indagine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha sgominato la gang arrestando il 9 maggio scorso, in flagranza di reato , B.M.J.L. ecuadoregno 35enne, R.B.A. peruviano 54enne, T.P.J. cubano di 52 anni, individuati in via Aurelia dopo aver effettuato un furto presso il mercato rionale di Piazzale Clodio ad una signora settantenne, alla quale era stata sottratta la borsa. Il 21 giugno, all’esito dei servizi specifici di pedinamento ed osservazione, sono stati arrestati G.J.J. cileno di 48 anni, O.L. M.A. cileno 42 e P.V. M.A. cileno 29enne. I tre sudamericani sono stati individuati in via Tiburtina ed osservati nell’atto di sottrarre con uno stratagemma una borsa griffata, contenente telefoni cellulari, denaro contante e titoli di credito, appartenente ad una donna avventrice di un noto locale della “movida” del quartiere San Lorenzo. Dopo un discreto servizio di pedinamento, effettuato in modo da non generare panico negli altri clienti del locale, i tre sono stati bloccati e tratti in arresto nel momento in cui, in tre direzioni diverse, stavano guadagnando la fuga. E’ del 19 luglio, invece, l’arresto di l’arresto M.R., napoletano di 30 anni ed A.Q.F.H. peruviana di 31. In particolare, verso le ore 22 transitando in questa via Garibaldi, l’attenzione degli agenti della Squadra Mobile è caduta su un uomo e una donna che, dopo essere discesi da una autovettura Smart, accedevano all’interno dello spazio aperto riservato ad un ristorante della via. La coppia, dopo essere rimasta alcuni minuti all’interno del perimetro del locale, ne usciva frettolosamente e la donna, poi identificata per l’indagata in stato di arresto, veniva osservata dal personale intervenuto in possesso di una borsa che tentava di occultare con un indumento posto sull’avambraccio. Una volta controllati sono stati trovati in possesso di una borsa appena rovistata e contenente documenti personali di una signora residente nella Capitale, un telefono cellulare marca Apple ed alcuni effetti personali. Contestualmente uno degli equipaggi entrati all’interno del ristorante, appurava l’avvenuto furto della borsa, ai danni di una cliente. La perquisizione del veicolo ha poi portato alla luce una borsa con cellulare, quattro capi di abbigliamento di marche rinomate ancora muniti di piastre anti-taccheggio, un portafoglio da donna, un porta chiavi ed, infine, un’altra borsa da donna, tutti oggetti di griffe prestigiose. Infine, nella tarda serata del 23 luglio scorso, sono scattate le manette per R.C.I. argentino di 28 anni e B.O. J.L. coetanea peruviana. I due sono stati individuati in zona Ponte Milvio mentre tentavano un colpo ai danni di una signora di 86 anni. Perquisita l’abitazione di R.C.I. in zona Cinquina sono stati sequestrare telefoni cellulari, denaro contante pari ad € 1100,00, numerose borse da donna ritenute provento di pregressi furti e quattro passaporti contraffatti con le effigie dei due arrestati ma con nominativi di fantasia entrambi validi per l’espatrio e rilasciati rispettivamente da due Stati sudamericani. Sono tutt’ora in corso le attività di riscontro del copioso materiale sequestrato ai predetti cittadini sudamericani al fine di individuare le restanti vittime e di restituire gli effetti personali agli aventi diritto.