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Gas dalla Russia, Draghi: “Il Consiglio Ue si confronterà sul rialzo  dei prezzi”. Scholz: “Le sanzioni non devono colpire la Ue più di Mosca”

Rispetto al come ‘sganciarsi’ dalla dipendenza energetica rappresentata dalla Russia, sono intervenuti diversi leader Ue. Oggi nel corso del suo intervento alla Camera, che precede il Consiglio europeo, al via da domani a Bruxelles, il premier ha anticipato che ”Il Consiglio europeo si confronterà anche sull’aumento dei prezzi dell’energia. Dopo i picchi raggiunti due settimane fa, i prezzi del gas e dell’energia elettrica sono scesi nuovamente. Il prezzo spot del gas sul mercato europeo oggi è dimezzato rispetto alle punte di circa 200€/MWh raggiunte l’8 marzo. Sono però prezzi ancora molto alti rispetto ai livelli storici, più di 5 volte quelli di un anno fa“.

Indipendenza energetica Scholz: “Liberarsi da un giorno all’altro significherebbe far precipitare il nostro paese e l’Europa in recessione”

Dal canto suo, il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, dichiara invece di non vedere – almeno a breve termine – la possibilità di potere fare a meno del ‘gioco’ russo. Ovviamente la Germania è seriamente intenzionata a porre finalmente fine a questa situazione e, intervenendo in aula sul bilancio della Cancelleria, Scholz ha spiegato che “Farlo da un giorno all’altro significherebbe far precipitare il nostro paese e tutta l’Europa in recessione“.

Indipendenza energetica Scholz: “Le sanzioni non devono colpire gli Stati europei più duramente della leadership russa”

Come ha infatti tenuto a rimarcare il Cancelliere (nella foto), ”Centinaia di migliaia di posti di lavoro sarebbero a rischio. Interi rami dell’industria sarebbero in bilico. Anche ora le sanzioni imposte a causa della guerra di aggressione russa stanno colpendo duramente anche i cittadini della Germania – e non solo sotto forma di alti prezzi del carburante“. Dunque, ha concluso Scholz “le sanzioni non devono colpire gli Stati europei più duramente della leadership russa”.

Max