Theresa May, la premier del Regno Unito, dopo aver superato il voto di sfiducia con un risultato ambiguo, è a Bruxelles per cercare di convincere i 27 leader europei riuniti per il Consiglio UE a darle una mano: da sola non riuscirà mai a superare laccordo sulla Brexit , avendo (almeno) 117 dei suoi contro, quindi serve chiedere allUnione concessioni per rassicurare i ribelli e i brexiters attraverso la Manica. Avrà solo dieci minuti per persuaderli, una sofferenza, poi i 27 andranno a cena senza di lei. Il rischio fallire rimane molto alto.
LUE ha ribadito che il testo dellaccordo non viene toccato, per nessuna ragione. Al massimo, lEuropa può rilasciare dichiarazioni esplicative allaccordo. Secondo lagenzia Reuters, ci sarà una pagina allegata in cui lUE scriverà che verrà utilizzato il backstop contestato (vale a dire il regime speciale per lIrlanda del Nord ancora nel mercato unico dellUE e la Gran Bretagna nel sindacato fino a lungo la soluzione a lungo termine si trova nella domanda irlandese) solo “come ultima risorsa”. Stamattina, da Londra cè stata un po più di fiducia perché sembra che lUE possa anche concedere ulteriori rassicurazioni scritte, un altro passo avanti, quindi “il backstop è temporaneo e nel caso verrà utilizzato solo per un breve periodo di tempo “.
Una dichiarazione importante, ma molto probabilmente non convincerà i militanti e gli scettici britannici per due motivi: prima di tutto molti le considereranno affermazioni vaghe che non influenzeranno il testo (dove rimane scritto che Londra non annullerà mai unilateralmente dal blocco) e sopra tutte queste frasi chiuse non avranno, come sembra, alcun valore giuridicamente vincolante. Se è così, May non avrà mai i numeri per passare il suo piano (tornerà in carica a gennaio, per avere più tempo) e il No Deal e la sua definitiva sconfitta politica sarebbe molto più vicina.