GERUSALEMME – UN 17ENNE PALESTINESE UCCISO DAGLI AGENTI ISRAELIANI IN SEGUITO AD ALCUNI SCONTRI. PROCLAMATA LA GIORNATA DELLA RABBIA

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    Ancora sangue, rabbia e tensione nell’area di Gerusalemme. A seguito di un attacco con sassi e molotov, le forze israeliane hanno aperto il fuoco uccidendo un 17enne palestinese. E’ accaduto nel quartiere Ras El-Amud, ad est della città Santa. Ayman Samih al-Abbasi, questo il nome del giovane colpito mortalmente al torace, era già conosciuto dagli agenti ebrei in quanto precedentemente detenuto in Israele per 18 mesi in carcere, ed altri dieci ai domiciliari. Un fatto grave che rimbalzando attraverso i canali di informazione, ha acceso ulteriormente la rabbia dei gruppi palestinesi, che hanno immediatamente proclamato ‘una giornata della rabbia’. Ma Israele sa prendersi le sue responsabilità ed il tribunale di Gerusalemme ha condannato due dei tre minori (per il terzo si prefigura l’infermità mentale), che lo scorso luglio malmenarono e bruciarono vivo il 16enne palestinese Muhammad Abu Khdeir, a loro dire tra i responsabili della cruda esecuzione di tre adolescenti israeliani in Cisgiordania.

    T.