Gino Strada, il cordoglio del mondo politico per la morte del fondatore di Emergency

“Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha appreso con tristezza della morte di Gino Strada. Ha trascorso la sua vita sempre dalla parte degli ultimi, operando con professionalità, coraggio e umanità nelle zone più difficili del mondo. L’associazione ‘Emergency’, fondata insieme alla moglie Teresa, rappresenta il suo lascito morale e professionale. Alla figlia Cecilia, a tutti i suoi cari e ai colleghi di Emergency, le più sentite condoglianze del governo”. Così, in una nota di palazzo Chigi, il cordoglio del premier Mario Draghi e del governo per la scomparsa di Gino Strada. 

Fico: “Impegno e coraggio di vero costruttore pace, sempre a fianco ultimi”
 

“Quanto ci mancherà Gino Strada, l’impegno e il coraggio di un vero costruttore di pace. La sua umanità e una missione: essere al fianco degli ultimi in tutto il mondo. Grazie per tutto quello che hai fatto. Un abbraccio ai suoi cari e a tutta Emergency”. Lo scrive su twitter il presidente della Camera, Roberto Fico. 

Conte: “Vita dedicata ai più fragili e vulnerabili, perdita inestimabile”
 

“Una vita dedicata agli altri, e soprattutto ai più fragili e vulnerabili. Un esempio costante, concreto di autentica solidarietà e rara umanità. Una perdita inestimabile. Ciao Gino”. Lo scrive su twitter il leader del M5S Giuseppe Conte. 

Letta: “Da oggi l’Italia è più povera”
 

“Da oggi l’Italia è più povera. #GinoStrada”. Lo scrive su Twitter Enrico Letta.  

Renzi: “Spesso non d’accordo con lui, ma era un uomo vero”
 

“Ho conosciuto Gino Strada leggendo con gli scout un suo libro, Pappagalli Verdi. Quando ci ho parlato la prima volta ero appena stato eletto sindaco”. Lo scrive su Facebook Matteo Renzi. “Gli chiesi se volesse scendere a mangiare qualcosa in piazza. Mi disse: restiamo qui. E allora ci siamo seduti nella sala di Clemente VII con due panini alla porchetta e un bicchiere di vino a testa. Due ore testa a testa a discutere su posizioni diverse partendo dal fatto che per lui non esistesse nessuna guerra giusta. Nessuna guerra possibile. E giù a discutere di talebani, ex Jugoslavia, Africa. Era implacabile nel suo argomentare, era bello condividere il cibo in semplicità, era uno di quei momenti che restano”, continua il leader di Iv. “Potevi non essere d’accordo con lui, a me è accaduto molto spesso. Ma quando ti raccontava il suo impegno perché la salute fosse davvero un bene di tutti e per tutti rimanevi senza parole. Non era un uomo facile. Ma era un uomo vero. Che la terra gli sia lieve. Un pensiero speciale a chi lo ha amato, a chi ci ha discusso e litigato con affetto e autenticità e a tutta la comunità di Emergency”, condlude Renzi.