GIOVANE, PREPARATISSIMO, A SOLI 31 ANNI È STATO NOMINATO DAL RE SAUDITA ’PRINCIPE EREDITARIO: A MOHAMMED BIN SALMAN SPETTA IL DIFFICILE COMPITO DI ’TRAGHETTARE’ LA STORIA DEL SUO PAESE


A dispetto della sua giovane età, Barack Obama ne aveva parlato come di un ragazzo “estremamente informato e saggio”, e lui, ’l’enfant prodige’ di Riad, lo scorso marzo incontrando Donald Trump, aveva definito il presidente Usa “un vero amico dei musulmani”. Parte quindi ’con il piede giusto’ Mohammed bin Salman, figlio – prediletto – 31enne del re saudita, che lo ha nominato principe ereditario. Fino ad oggi ministro della Difesa (senza indugio, ha coinvolto il suo Paese nella guerra contro i ribelli sciiti Houthi, sostenuti dagli arci-rivali iraniani, in Yemen a sostegno del governo del presidente), il giovane rampollo assume la carica di vice premier in un momento particolarmente delicato nello scacchiere medio-orientale, che vede la crisi col Qatar il calo del prezzo del petrolio, e la dura recrudescenza con l’Iran, storica nazione rivale. Ed a proposito della sua ’linea dura’ nei confronti dell’Iran, appena poche setimane fa, nel corso di un’intervista televisiva, ha tenuto a sotolineare che è impossibile poter avera un dialogo con la Repubblica Islamica in quanto, l’obiettivo di Teheran, è “controllare il mondo islamico”. Consigliere speciale di re Salman, il 31enne ha sostenuto la prossima quotazione in borsa della Saudi Aramco, compagnia petrolifera statale del regno, dimostrando di avere una profonda preparazone anche in materia economica. Mai accaduto prima d’ora, nella storia recente della monarchia, quella di Mohammed bin Salman è una straordinaria concentrazione di potere. Certo, in un contesto così profondamente ’conservatore’ come quello di Raid, i cui governanti vantano una media di 70 anni, Mohammed bin Salman, che non disdegna le interviste televsive e le occasioni pubbliche, dovrà ’faticare’ parecchio anche per convincere i più reticenti ad aprirsi un po’ di più.
M.