GIOVEDÌ PROSSIMO APPRODA AL CONSIGLIO DEI MINISTRI IL NUOVO MILLEPROROGHE, IN CUI SI DISTINGUONO MISURE CHE VANNO DAI PRECARI DELLA PA A QUELLE ANTITERRORISMO

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    E’ iniziato il conto alla rovescia per l’atteso ‘milleproroghe’, il decreto legge che raccoglie tutte le misure a rischio scadenza, che giovedì prossimo dovrebbe essere finalmente presentato al Consiglio dei ministri. L’attesa è determinata anche dal fatto che, oltre alle misure che puntualmente, di anno in anno vengono confermati, in questo provvedimento dovrebbero invece entrare anche quelle destinate alla legge di bilancio 2017 che invece, in virtù dell’esame parlamentare ‘distratto’ dalla crisi di governo, sono ora in attesa di un veicolo che le possa accogliere. Tra le varie, a causa dell’iter accelerato dell’ex finanziaria, si distingue il nuovo spesometro, che sembra non essere affatto piaciuto nell’edizione uscita dal decreto legge collegato alla manovra, e si pensava di poter correggere in corsa inserendo le modifiche nel ddl. Non è piaciuto, in particolare, il carico di lavoro aggiuntivo che commercialisti e imprese dovranno affrontare per trasmettere tre volte l’anno i dati (ridotte a due in via sperimentale, per il solo 2016). A quanto sembra, il nuovo esecutivo potrebbe quindi rivedere il calendario, che entrerà in vigore nella forma definitiva a partire dal 2017, inserendo delle scadenze più leggere. Anche i 40mila precari della pubblica amministrazione, che si sperava di poter salvare con il ddl, ma che adesso rischiano di restare a casa il prossimo anno, potrebbero trovare la via d’uscita nel decreto di fine anno. E quale migliore soluzione potrebbe essere trovata, se non il milleproroghe, per i vincitori di concorsi, che potrebbero veder sfumato il diritto di accedere al posto di lavoro perché scade la validità della graduatoria? Tra le misure che da diverse edizioni è possibile trovare nel decreto legge di fine anno, c’è lo slittamento del termine per emanare il decreto ministeriale che impedire l’esercizio abusivo dei servizi taxi e noleggio con conducente. Tra gli habitué c’è anche il Sistri (sistema integrato di tracciabilità dei rifiuti): senza la proroga, dal prossimo anno le registrazioni dovranno avvenire esclusivamente in via telematica, eliminando il vecchio metodo cartaceo e, di conseguenza, scatterebbe immediatamente il regime sanzionatorio. Il milleproroghe è però un decreto omnibus, dove oltre agli aggiornamenti, vecchi e nuovi, possono trovare spazio misure diverse per materia, che hanno bisogno di un mezzo veloce e sicuro. E’ il caso delle banche popolari, la cui riforma è stata sospesa dal Consiglio di Stato, in attesa della sentenza del prossimo 12 gennaio. Il governo potrebbe decidere di neutralizzare il verdetto, modificando le norme che interessano le bcc. Infine, c’è un capitolo che, dopo l’attentato in Germania e l’uccisione del killer in Italia, potrebbe rientrare nel milleproroghe. Il governo potrebbe infatti decidere di riaprire il termine, oggi fissato al 31 gennaio 2016, per i colloqui investigativi che i servizi di informazione e sicurezza possono effettuare con i detenuti per prevenire gli attentati terroristici.