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Giustizia e autonomia, tutto sul CdM

Sono ore cruciali per due dei temi principali della stagione politica italiana. Giustizia e autonomia, ci siamo: nelle ore della discussione al consiglio dei Ministri si puó decidere tutto, in un verso o nell´altro.

Giustizia e autonomia, tutto sul CdM: sui due grandi temi si sta per dare l´indirizzo cruciale

Il Consiglio dei ministri convocato alle 15 potrebbe essere decisivo per la strada che porta alla riforma pensata dal ministro Alfonso Bonafede.

Alla Lega il testo non piace, come noto al di la di alcune correzioni. Matteo Salvini é peraltro molto dubbioso circa la opportunitá di recarsi al Cdm con le intenzioni di dare battaglia o denunciare i dubbi e gli scetticismi sul provvedimento per poi procrastinare la lotta nel Parlamento.

Di Maio intanto fa sapere: Non vedo perché Lega si debba opporre. “Se mi accontento di un’approvazione ‘salvo intese’ della riforma della giustizia? Il ministro Bonafede si è sempre distinto per il dialogo e a me risulta che siano stati fatti tanti incontri. Questa riforma fa tanta paura a chi è all’ opposizione, non vedo perché la Lega si debba opporre”.

Aggiornamento ore 7.01

Con questi termini si é espresso il vicepremier Luigi Di Maio parlando dopo la prima giornata di formazione dei navigator a Roma.

Al meeting si vedranno Conte, Di Maio e Salvini dopo i giorni di tensione per il caso Russia. E i leghisti dovrebbero mettere a nota il loro dissenso, manifestato ampiamente in pubblico a più riprese dal ministro dell’Interno.

La riunione preparatoria del Cdm, a quanto emerge, si svolge in una tensione politica netta ma i rappresentanti dei ministeri leghisti non hanno voluto spingere troppo.

Tutto sembra vertere su due temi chiave: intercettazioni e la separazione delle carriere invocata dalla Lega.

Intanto, le mozioni sulla Tav saranno discussee in Aula al Senato tra martedì e mercoledì prossimo.

Aggiornamento ore 10.10

A corollario di tutto, sul tema Giustizia, si registrano le parole di Bonafede all’Anm: “Sulle riforme si vuol partire con il piede sbagliato”, afferma.

“Le riforme potranno piacere o non piacere, ma parlare di mancanza di interlocuzione è totalmente fuori luogo, oltre a dimostrare evidentemente che si vuol partire con il piede sbagliato”.

A dirlo é il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede rche risponde su Fb all’Anm.

“Stento a credere a ciò che leggo. Entro 10 giorni conto di portare la riforma del processo civile, di quello penale e del Csm al consiglio dei ministri. Si tratta di testi scritti dopo una lunga e serrata interlocuzione con avvocati e magistrati, questi ultimi rappresentati al tavolo proprio da Anm, nella persona dell’allora Presidente Francesco Minisci. Non è colpa mia se l’Anm, per accontentare tutte le correnti, è arrivata al punto di prevedere la rotazione del presidente”.

Aggiornamento ore 13.16