GLI ANTICORPI ALL’ANTRACE NEL SANGUE DI UN DISERTORE NORDCOREANO ALLARMANO SEUL

    Quello che fino a ieri, per mancanze di prove evidenti, era soltanto un sospetto, da oggi è una realtà: la Corea del Nord starebbe alacremente lavorando sullo sviluppo di armi batteriologiche. La conferma arriva dagli esami del sangue effettuati su un disertore dell’esercito di Kim Jong-un, riuscito recentemente a raggiungere il confine con Seul. Ebbene, ha rivelato stamane il ’Telegraph’ (dopo averlo appreso dall’emittente sudcoreana Channel A), il soldato nordcoreano aveva nel sangue gli anticorpi per l’antrace. Questo dimostrerebbe che l’uomo è stato esposto al batterio dell’antrace oppure, peggio ancora, che è stato vaccinato contro lo stesso batterio. Se non oppurtunamente curato infatti, nell’arco di 24 ore l’antrace può uccidere. Come dicevamo, ufficialmente, non vi sono prove che il regime di Pyongynag stia lavorando sullo sviluppo di armi batteriologiche, anche se gli analisti ritengono che la Corea del Nord continui ad acquisire strumenti tecnici per sviluppare armi batteriologiche da impiegare contro le truppe sudcoreane e quelle statunitensi. La notizia ha creato notevole apprensione in sudcorea, dove non è stato ancora messo a punto un vaccino contro l’antrace, ma non solo, come hanno dovuto ammettere le le autorità militari di Seul, il paese non sarà in grado di farlo prima della fine del 2019…
    M.