Google chiude le porte a Huawei: verso esclusione da Android

    Fra Google e la casa di smartphone Huawei è rottura. I telefoni prodotti dall’azienda cinese saranno a breve esclusi dalla fornitura di aggiornamenti di Android, il sistema operativo utilizzato dalla maggior parte degli smartphone. Inoltre, sui prossimi prodotti della Huawei scompariranno a breve tutte le app più utilizzate riconducibili a google, come ad esempio Gmail e Play Store, questa volta non soltanto nel mercato cinese ma in tutto il mondo. A rivelare la notizia è Reuters, che cita una fonte interna alla compagnia di Mountain View. Google per il momento non ha confermato, ma se dovesse verificarsi un’azione del genere, rischierebbe di essere una ghigliottina su Huawei, compromettendo la sua posizione di privilegio sul mercato, lasciando a Samsung via libera come leader incontrastato del settore.
     

    Google chiude le porte a Huawei: i retroscena

    La decisione di Google di rompere con Huawei è figlia della nuova politica dell’amministrazione Trump. Una posizione che non sarebbe isolata, in quanto altre grosse aziende, come le produttrici di hardware come Intel, Qualcomm, Xilinx e Broadcom si starebbero adeguando, bloccando le forniture destinate al colosso tecnologico cinese. Con questo approccio, le tensioni tra Washington e Pechino rischiano di inasprirsi dopo essere già compromesse sulla questione dei dazi. 

    Aggiornamento 11.36
    La frattura fra Google e Huawei sarebbe il risultato di un lungo conflitto partito mesi fa. L’azienda cinese, fra quelle più avanzate sul terreno di sviluppo della rete 5G, può diventare il simbolo dei dissapori fra Usa e Cina con Trump sempre più intenzionato a rendere difficili le cose al colosso in tutto il mondo. L’amministrazione americana infatti sta tentando di convincere anche gli alleati europei che gli smartphone cinese siano una minaccia per la sicurezza nazionale, dopo che la Huawei è stata inserita nella lista nera delle aziende per gli Usa. Ad annunciarlo il ministro del Commercio statunitense, Wilbur Ross, e diretta ad “impedire che la tecnologia americana venga utilizzata da entità straniere in un modo tale da minare la sicurezza nazionale o gli interessi di politica estera”.

    Aggiornamento 15.52

    La situazione del momento per Huawei è critica, dopo la possibilità di essere abbandonata da Google. Con le porte di Android sbarrate, sarebbe possibile per il colosso cinese ripiegare su Aosp, la versione del sistema operativo open source, cioè di pubblico dominio, ma i servizi sarebbero comunque limitati. L’alternativa è quella di dedicarsi allo sviluppo di un sistema operativo proprietario (come fa la Apple per iPhone) ma su quel fronte i tempi sarebbero ancora poco maturi, mentre la crisi è già alle porte.

    Aggiornamento 18.02