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Governo, Draghi ‘avverte’ il M5s: “Avanti finché si riesce a lavorare”. E chiarisce “Non ci sarà un Draghi 2″

Intanto, subito dopo aver preso la parola, definendolo un “Incontro positivo” quello appena concluso con i sindacati, il premier Draghi ha subito tenuto a  ringraziare “ Landini, Sbarra, Bombardieri per la disponibilità e il contributo”.

Draghi: “Nei mesi scorsi ho auspicato un nuovo patto sociale per gestire la fase che stiamo attraversando e quella che verrà”

Quindi il presidente del Consiglio è entrato subito nel merito della questione, spiegando come il governo intende arginare la terribile crisi che ci sta lentamente fagocitando: “Nei mesi scorsi ho auspicato un nuovo patto sociale per gestire la fase che stiamo attraversando e quella che attraverseremo nei prossimi mesi. Lo scopo è la continuazione della crescita e la protezione del potere di acquisto di lavoratori, pensionati e famiglie. Occorre essere insieme, con il pieno coinvolgimento di governo e parti sociali”.

Draghi: “La lettera di Conte? Ho trovato molti punti di convergenza con l’agenda di governo”

Poi altro tema, comunque non  da meno ‘caldo’ – visto che c’è in gioco la tenuta della maggioranza stessa – riferendosi alla lettera che il leader M5s, Conte, gli ha consegnato, Draghi avrebbe commentato , “Quando ho letto la lettera” consegnata da Giuseppe Conte,  “ho trovato molti punti di convergenza con l’agenda di governo e quindi i temi affrontati nella riunione di oggi con i sindacati sono esattamente in quella direzione, sono punti che era necessario sollevare

Draghi: “Il governo con gli ultimatum non lavora, ma ho già detto che per me non c’è un governo senza 5 Stelle.

Quindi, riferendosi ancora al leader M5s, il capo dell’esecutivo ne approfitta per togliersi un sassolino dalle scarpe: “Il governo con gli ultimatum non lavora, perde il suo senso di esistere“. Ma non solo, rimarca poi: “Se riesce a lavorare continua, se non riesce a lavorare non continua“. Del resto, aggiunge ancora, “Se non si deriva nessuna soddisfazione, se si ha la sensazione che sia una sofferenza straordinaria stare al governo, che si fa fatica, bisogna essere chiari”.

Tuttavia, avendo evidentemente preso accordi con Conte, quando gli chiedono se il M5S non dovesse partecipare anche al al voto in Senato? Il premier glissa: “Primo: lo chieda al presidente Mattarella. Secondo: ho già detto che per me non c’è un governo senza 5 Stelle. Terzo: ho già detto che non c’è un governo Draghi. Questa situazione di fibrillazione il governo l’ha affrontata abbastanza bene, continua a lavorare“.

Poi gli domandano se nell’incontro tenuto oggi, Letta avesse portato buone notizie in merito all’atteggiamento M5S sul decreto Aiuti: “Letta portatore di buone notizie? Potrebbe essere piacevole… No, abbiamo parlato della situazione ma non mi ha dato buone o cattive notizie“.

Max