GOVERNO: PD VEDE CRISI, SCETTICISMO SU CHIARIMENTO/ADNKRONOS

La sensazione e’ diffusa. E attraversa tutte le correnti. ’Governisti’ e non, bersaniani e renziani, franceschiniani ed ex-popolari. Per tutti, stavolta il governo potrebbe davvero essere vicino al capolinea. “Logoramento” e’ la parola che va per la maggiore. I piani alti del Nazareno, si spiega, si muovono in sintonia con il presidente Giorgio Napolitano e il premier Enrico Letta. Bene la richiesta di un ’chiarimento politico’. Un tentativo di mettere ordine nel caos prodotto dal Pdl. Ma la convinzione e’ che potrebbe non risolvere nulla. Il Pdl potrebbe anche non far venir meno il suo sostegno, votare l’eventuale fiducia ma dal giorno dopo chi assicura che i pidiellini non ricomincino a logorare il governo? Il chiarimento, osserva Pier Luigi Bersani, dovra’ andare “un po’ sullo specifico perche’ il 15 ottobre bisogna fare la legge di stabilita’. E non vorrei che noi facciamo la verifica il 3 ottobre, si dice che va tutto bene e poi il 15 ottobre si alza Brunetta e…”. L’ex-segretario evoca “il film di Monti, siamo tornati li’”. Ed e’ un film che il Pd non vuol rivedere. Questo il tenore dei ragionamenti in casa dem. E dell’insofferenza che attraversa il partito. Domani se ne discutera’ alla Direzione. In attesa degli eventi, il Pd intanto dara’ il via al congresso. L’intesa sulle regole c’e’ e domani, dopo il caos dell’assemblea di sabato, dovrebbero essere approvate. Poi, se salta tutto, si naviga a vista. Molti non nascondono che il congresso potrebbe slittare. Lo lascia intendere anche uno dei candidati, Gianni Cuperlo: “Se c’e’ la crisi, viene prima il Paese”. Domani alla Direzione ci sara’ anche Matteo Renzi.