GRECIA – ‘THE GUARDIAN’ DENUNCIA IL TENTATIVO DA PARTE DI ALCUNI OPERATORI UMANITARI, NELL’ISOLA DI LESBO, DI VOLER CONVERTIRE I RICHIEDENTI ASILO MUSULMANI

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    “Lo so che sono un peccatore, chiedo a Gesù di perdonare i miei peccati e concedermi la vita eterna. Il mio desiderio è quello di amare e obbedire alla sua parola”, la frase, che riporta a formule di conversione medievale, è quanto si legge su appositi moduli distribuiti ai richiedenti asilo. A scoperchiare iol ‘pentolone’ è stato ‘The Guardian’, che ha denunciato il comportamento di alcuni operatori umanitari cristiani che lavorano nel centro di accoglienza per richiedenti asilo di Moria, a Lesbo. Secondo il quotidiano, che ha pubblicato uno dei moduli in questione, diversi operatori avrebbero cercato di convertire i migranti musulmani che sono trattenuti nel campo nell’ambito dell’accordo Ue-Turchia. E’ quanto denuncia ’The Guardian’, che mostra una copia dei moduli di conversione distribuiti, in almeno due occasioni negli ultimi mesi, all’interno di copie di versioni in arabo del Vangelo di San Giovanni. Un’iniziativa ovviamente ritenuta “insensibile” dai richiedenti asilo musulmani che hanno ricevuto il libretto. “Rispettiamo tutte le religioni, ma se sei un cristiano, e io ti dessi un Corano, come ti sentiresti?”, ha giustamente spiegato in proposito un rifugiato siriano. Da quanto risulterebbe, a distribuire i moduli, sarebbero stati almeno due rappresentanti di Euro Relief, ente di beneficenza greca (indubbiamente quello maggiormente attivo a Moria), dopo che altre organizzazioni umanitarie hanno lasciato in segno di protesta contro l’accordo Ue-Turchia. Il campo è supervisionato dal ministero della Migrazione greca, ma i gruppi di aiuto si occupano della gestione quotidiana. Una situazione imbarazzante in seguito alla quale il ministero della Migrazione greca non ha voluto rilasciare alcun commento. La situazione del campo profughi di Lesbo è l’ultima conseguenza della chiusura del corridoio umanitario tra la Grecia e la Germania, e la successiva attuazione dell’accordo tra Ue-Turchia. Dal canto suo, raggiunta dai giornalista, Euro Relief avrebbe disapprovato la distribuzione di materiali di conversione, non potendo escludere dal canto suo la possibilità che singoli operatori umanitari abbiano distribuito i libretti. Ed il direttore, Stefanos Samiotakis ha dichiarato: “Ho già preso provvedimenti. I nostri volontari sanno molto bene che non devono distribuire qualsiasi tipo di letteratura. Il nostro codice di condotta dice chiaramente che questo è qualcosa che semplicemente non si può fare e se qualcuno lo ha fatto prenderemo provvedimenti disciplinari”.

    M.