GROSSETO, X EDIZIONE DEL PREMIO AMBIENTE E LEGALITÀ

    festambienteSaranno dieci i difensori della legalità ad essere premiati da Libera e Legambiente nella X Edizione del premio Ambiente e Legalità nell’ambito di FestAmbiente, il festival nazionale di Legambiente che si tiene in Maremma, a Rispescia (GR) fino al 17 agosto. Tra loro un sindaco, un giornalista, rappresentanti delle forze dell’ordine, una cooperativa sociale e magistrati tutti accomunati dalla stessa causa: la lotta all’ecomafia e alla criminalità organizzata.

    29.274 infrazioni accertate, più di 80 al giorno, per un giro d’affari che sfiora i 15 miliardi di euro. Queste le cifre drammatiche che testimoniano la floridità della criminalità ambientale nel nostro Paese nonostante la crisi economica in atto. “Un sistema che non conosce crisi grazie all’intreccio di imprenditori senza scrupoli, politici conniventi, funzionari pubblici corrotti e criminalità organizzata –dichiara Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente-. Un’imprenditoria ecocriminale caratterizzata da un vivace dinamismo, a cui fa da contraltare l’immobilismo della politica nazionale: il disegno di legge sui reati ambientali approvato alla Camera e la gestazione in Parlamento di un disegno di legge sulla corruzione sono iter necessari e a nostro avviso non più rinviabili. Invece, ancora una volta, sono bloccati. La commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti non è ancora operativa. E gli inquinatori festeggiano. Perché senza l’approvazione della legge che inserisce i reati ambientali nel codice penale, che seppure troppo limitata e imperfetta rappresenterebbe un chiaro indirizzo e magari anche un punto di non ritorno nella lotta alle ecomafie, sarà difficile istituire inchieste e colpire gli ecocriminali che nonostante i danni pesantissimi inferti alla comunità e all’ambiente continueranno a farla franca”. La fotografia che restituisce il rapporto Ecomafia di Legambiente è di un’aggressione ai beni comuni senza sosta che nel 2013 ha riguardato nel 25% dei casi il settore agroalimentare con 9.540 reati, più del doppio rispetto al 2012, nel 22% dei casi le infrazioni hanno interessato invece la fauna, il 15% i rifiuti e il 14% il ciclo del cemento. A ricevere il premio Ambiente e Legalità di Libera e Legambiente sono stati: Andrea Marino, maresciallo della stazione dei carabinieri di Oppido Mamertina (Rc) per l’impegno nella lotta alla criminalità organizzata e per l’affermazione della cultura della legalità, in particolare per la scelta, coraggiosa e dirompente, di denunciare l’increscioso episodio avvenuto in occasione della processione religiosa in omaggio a Maria Vergine delle Grazie; il sindaco di Desio (Mb) Roberto Corti per avere improntato la propria azione di governo locale nel segno di una decisa discontinuità rispetto al recente passato, in sintonia con i principi della tutela del territorio e della legalità; Giuseppe Cannarile, comandante della Capitaneria di Porto di Lampedusa per l’infaticabile e prezioso lavoro di soccorso in mare dei migranti e per l’umanità e la professionalità dimostrata, insieme al personale della Capitaneria, in particolare durante i tragici giorni dei naufragi dell’ottobre 2013; Rossano Tozzi, Sovrintendente Capo del Corpo Forestale dello Stato per il suo ottimo lavoro –svolto insieme al personale del NIRDA (il Nucleo investigativo sui reati contro gli animali)– nel contrasto alle gravi forme di illegalità compiute ai danni della fauna e, in generale, della biodiversità; Ennio Cillo, aggiunto alla Procura della repubblica di Lecce per il suo impegno professionale a tutela dell’ambiente, e in particolare per l’efficace attività di contrasto ai crimini ambientali, soprattutto  in materia di abusivismo edilizio; Sondra Coggio, giornalista de Il Secolo XIX per la caparbia e attenta attività di inchiesta giornalistica svolta sui temi della criminalità ambientale ed ecomafiosa, in particolare sul delicato tema delle “navi dei veleni”; Tito Ammirati, presidente della Cooperativa sociale Arcobaleno di Torino per la capacità di coniugare economia, tutela dell’ambiente e impegno sociale; Angelo Colacicco, comandante  dei Carabinieri del Noe di Bari per le numerose e attente attività di contrasto agli ecocrimini, in particolare nel campo dei traffici illeciti di rifiuti; Mario Salerno, comandante della compagnia Guardia di Finanza di Monza per l’attività di contrasto alle varie forme di criminalità ambientale ed economica, tra cui la recente indagine Clean city. Quest’anno Legambiente e Libera hanno scelto di assegnare anche un premio alla memoria di Roberto Mancini, Sostituto Commissario di Polizia a Roma. Roberto Mancini è stato un eccellente e indomito investigatore, che ha speso gli anni più importanti della sua attività professionale contro la criminalità organizzata. Il suo valore è emerso anche in occasione delle sue innovative indagini –erano i primi anni Novanta– sul terreno dell’ecomafia, consentendogli di svelare, il livello di operatività criminale dei Casalesi, che stavano già trasformando molte aree delle province di Napoli e Caserta in quella che oggi viene definita “Terra dei fuochi”.