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Gualtieri in 16 mesi ha approvato 650 delibere di cui quasi la metà legate ai compensi  sustaff. Ma l’ultima  ha davvero dell’inaccettabile

Il Campidoglio è diventata la casa di pochi arroccati nel palazzo a pontificare e calpestare i principi di libertà e di opinione. Gualtieri in 16 mesi ha approvato 650 delibere di cui quasi la metà legate ai compensi dello staff del sindaco da 6 milioni di euro l’anno, dei dirigenti e cambiamenti sull’organizzazione delle risorse umane.

Nella sostanza sindaco e 12 assessori riescono a produrre una delibera al giorno, se va bene, con una modalità ridicola di rispondere ai grandi eventi in arrivo e alle emergenze cittadine.

Ma l’ultima delibera ha davvero dell’inaccettabile perché, invece di affrontare i temi prioritari della città, ha deciso di vietare le concessioni delle sale ai consiglieri che affrontano argomenti scomodi e con effetto retroattivo” lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Campidoglio.

Con l’ennesima negazione della sala istituzionale del Campidoglio, questa volta per l’evento “Invisibili– il documentario che tutti devono vedere” previsto per lunedì prossimo,  il sindaco Gualtieri si è superato il 2 febbraio riunendo la giunta in pompa magna e approvando una delibera per inserire nei regolamenti una norma liberticida che ha dell’incredibile:

il Sindaco potrà decidere se gli argomenti trattati dai consiglieri nelle sale istituzionali sono dibattuti a livello nazionale e possono veicolare un messaggio errato. Il tutto peraltro all’insaputa degli stessi consiglieri e del sottoscritto che aveva presentato richiesta il 18 gennaio scorso.  Quando abbiamo ricevuto il diniego della sala la delibera non era stata neanche resa trasparente sul sito istituzionale e di fatto viola il principio di irretroattività.

Abbiamo immediatamente inviato una diffida insieme al Comitato Ascoltami, associazione composta da migliaia persone, tutti vaccinati, che perseguono il fine concreto di ottenere lo studio, il riconoscimento e le cure adeguate contro le sofferenze causate delle reazioni avverse, quasi tutte certificate, provocate dal vaccino anti-covid19.

Chiediamo che tale diniego, confermato ufficialmente nella riunione dei capigruppo dal Pd e dal Movimento 5 Stelle, in contrasto con il principio di non discriminazione e con il principio di tutela delle minoranze previsti dalla Costituzione, venga revocato anche in virtù del fatto che si tratta di persone tuttora in lotta con malattie di vario genere e che chiedono di confrontarsi con esponenti scientifici delle istituzioni, le quali tuttavia ancora non partecipano agli eventi già svolti in tutta Italia sfuggendo al dibattito” conclude Santori.

Max