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    Gualtieri proroga l’apertura della discarica di Albano: proteste dei cittadini

    Gualtieri proroga l’apertura della discarica di Albano: e la protesta dei comitati imperversa. Il sindaco di Roma con un’ordinanza ha esteso al 15 luglio 2022 l’apertura dell’impianto, chiuso nel 2016 a seguito di un incendio che ne aveva distrutto il Tmb collegato, e poi rimesso in funzione nell’esate del 2021 da Virginia Raggi, tra le proteste dei sindaci dei comuni dell’ex provincia.

    La firma di Gualtieri dispone anche che la società Ecoambiente, titolare dell’impianto, fornisca un report mensile con l’indicazione della capacità residua della discarica, così da consentire un monitoraggio del volume residuo dell’invaso deputato ad accogliere i rifiuti della Capitale e di altri 23 comuni.

    La decisione di sindaco capitolino ha scatenato la rabbia dei residenti. Fin dalla riapertura dell’impianto, cittadini e comitati sono tornati a chiedere nuovi controlli, preoccupati dall’inquinamento delle falde acquifere, dall’aria irrespirabile e inscenando manifestbazioni sotto la Regione Lazio e davanti l’Arpa Lazio. Dopo i valori non conformi sui rifiuti dopo alcuni test ad Agosto e il timore di rifiuti trattati male, e errate separazioni meccaniche della frazione secca e umida, i comitati chiedono “analisi di tutti i pozzi interni alla discarica” in modo da verificare lo stato delle acque presenti nel sottosuolo di rivedere l’Aia rilasciata dalla Regione Lazio nel 2009.

    Non sono servite proteste, ricorsi e incontri con le istituzioni. “Non possiamo accontentarci della promessa che si tratti dell’ultima proroga” hanno gli attivisti. “La questione della discarica – dicono – ha bisogno della parola fine il prima possibile”.