HA SOLLEVATO UN CORO UNANIME DI CONSENSI LA DICHIARAZIONE PROVOCATORIA DI ROSELLA SENSI: ‘TOTTI PRESIDENTE DELLA ROMA’. DA BANFI A PROIETTI, PASSANDO PER GASPARRI

Una dichiarazione, quella che l’ex presidente giallorossa Rosella Sensi ha rilasciato ai media, che in queste ore sta facendo il giro della capitale, e non.  “Se Pallotta non riesce a fare il presidente, nomini Totti”, ha affermato Rossella, accendo una sorta di scintilla nel cuore della sterminata tifoseria, socialmente trasversale, di cui è protagonista indiscusso l’amato ‘Capitano’. Così l’agenzia di stampa Adnkronos, seguendo un affinato senso giornalistico, ha deciso di ‘sondare’ i pareri di alcuni personaggi popolari in diversi campi della società.  “Totti presidente? Non la vedo come una provocazione”, afferma Gigi Proietti. “Bisogna vedere quali sono gli oneri del presidente di una società sportiva – aggiunge però il noto regista-attore – temo siano più burocratici che altro. Comunque che Francesco abbia un ruolo preminente nella società mi sembra obbligatorio. Conosco personalmente Totti, sono stato al suo matrimonio. Ci mancherà in campo, e non solo a noi tifosi romanisti, mancherà al calcio italiano. Secondo me è un grande attore comico, mi fa ridere moltissimo, magari volesse venire a fare qualcosa con la mia compagnia”. Saltando i favorevolissimi – ed accompagnati da aggettivi di colore – pareri dei tifosi ‘di strada’ (nulla di offensivo, ma per sottolineare la gente comune, come chi scrive), l’Adnkronos non poteva non girare il quesito ad un romanista doc – a dispetto delle sue origini – che, come ha dimostrato in due seguitissimi film, di calcio ‘se ne intende’: “Io sarei d’accordo ad avere Totti presidente della Roma, più romanista di lui non ce n’è  – afferma un entusiasta Lino Banfi – A me dispiace solo che finisce questa carriera così importante e legata ai colori giallorossi ma ci lascerà un grandissimo ricordo. Con l’esperienza che ha deve entrare in società con una carica importante, non può essere solo un consigliere, dopo tutto quello che ha dato a questa squadra e a questa città”. Altro romanista sfegatato, il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri: “I presidenti nella mia visione devono essere i proprietari, non vedo ruoli di questo tipo per i calciatori, mi sembrano innaturali. Noi abbiamo un presidente ’fantasma’, non conosco i dettagli, ma la gestione di questa vicenda è stata vergognosa perché Totti rappresenta un simbolo di Roma”, commenta ai microfoni dell’Adnkronos con gli occhi da vero tifoso il parlamentare. “Ci voleva una conferenza stampa, un annuncio. Mi sconcerta l’inadeguatezza non solo sotto il profilo psicologico ma anche ’aziendale’, una squadra di calcio è anche una azienda e Totti è un personaggio importante, chiunque avrebbe gestito meglio questa vicenda. Abbiamo una dirigenza estranea alla città, alla squadra, ai sentimenti dei tifosi. Sono dei ’marziani’. Personalmente sono contro gli ex giocatori nel ruolo di presidenti, è successe alla Juve con Boniperti ma lì c’era una società forte. Totti deve trovare uno spazio nell’ambito tecnico-dirigenziale”.

M.