I 70 ANNI DEL GRANDE MILO MANARA, ’MAESTRO’ DELL’ARTE FUMETTISTICA ITALIANA


’Il Maestro’ all’anagrafe è Maurilio Manara, noto come Milo – fautore della tradizione fumettistica italiana – nato il 12 settembre 1945 a Luson, un paesino di montagna nella provincia di Bolzano. Dopo gli studi presso il liceo artistico, si iscrive alla Facoltà di architettura di Venezia senza, però, mai conseguire la laurea. Già dal principio della sua carriera artistica, rompe con la pittura per avvicinarsi al fumetto. Il debutto arriva nel 1969 quando lavora come autore di storie erotico-poliziesche per la collana ’Genius’. Con ’Jolanda de Almaviva’ prosegue sul filone erotico per arrivare, poi alla collaborazione con il giornalista Mino Milani, non prima di aver realizzato dei lavori per il ’Corriere dei ragazzi’. Così, il maestro passa dal ’fumetto di cronaca’ che si muove su fatti di attualità, al fumetto satirico, verso la fine degli anni ’70. Nel corso della sua prestigiosa carriera, Manara ha collaborato con editori come Larousse e Mondadori. A rappresentare momenti importanti nella carriera di Manara, sono state anche le collaborazioni con personalità del calibro di Pedro Almodovar e Hugo Pratt, sempre venerato da Manara e fonte di preziosi consigli, e Federico Fellini. Nel 1982, dalla collaborazione con la rivista ’Playmen’, nasce ’Il gioco’ che ha come protagonista Claudia Cristiani, affascinante donna dell’alta società, disinibita e succube di inarrestabili impulsi sessuali a causa di una misteriosa scatola che ne libera gli istinti inconsci. Instancabile, Manara torna in mostra a ottobre a Cosenza, in occasione del Festival del Fumetto, con ’Le stanze del desiderio’.