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“I russi attaccano anche gli obiettivi civili, usando i missili da crociera e le bombe termobariche”, denuncia il sindaco di Kharkiv

Una violenta pioggia di missili che sembra non finire mai, che non concede scampo agli inermi civili, costretti a trovare rifugio all’interno di scantinati che certo – non essendo dei bunker – non possono sopportare la pressione esercitata da tali deflagrazioni.

Il sindaco di Kharkiv: “I russi attaccano con tutte le forze, e bombardano le zone residenziali con i missili da crociera”

Una situazione che oggi ha portato Igor Terekhov, sindaco di Kharkiv (cittadina ucraina che vanta moltissime vittime innocenti), a denunciare alla Bbc la violenza offensiva dei russi, che attaccano “con tutte le forze immaginabili”, bombardando “costantemente” le zone residenziali anche con i potenti missili da crociera.

Il sindaco di Kharkiv: “Hanno lanciato contro Kharkiv tutte le forze immaginabili, facendo uso anche della bomba termobarica”

Ciò che impressiona del racconto di Terekhov, l’accusa che i militari del Cremlino in più di una circostanza avrebbero usato la terribile bomba termobarica. Un ordigno micidiale (definito anche (‘Bomba a vuoto, od ‘ad implosione’) che, articola la sua spietata funzione in due fasi distinte: prima esplode poi, simultaneamente, disperde nell’atmosfera circostante un tot di idrocarburi che, miscelandosi con l’ossigeno s’incendia creando un violentissimo vuoto d’aria ed un’enorme palla di fuoco, capace letteralmente di polverizzare chiunque si trovi nelle vicinanze. Una denuncia che, se confermata, sarebbe a dir poco gravissima.

Hanno lanciato contro Kharkiv tutte le forze immaginabili e un numero colossale di tank si avvicina a Kharkiv”, ha riferito il primo cittadino ucraino, che ha colto l’occasione per chiedere alla comunità internazionale di “fare tutto il possibile per fermare l’aggressore”. Tuttavia il sindaco ha anche tenuto a sottolineare l’eroico delle truppe ucraine che senza sosta, continuano a battersi contro i “gruppi sabotatori”, e dunque,  nonostante le difficoltà, “la città di resisterà e oggi Kharkiv è più unita che mai”.

Max

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Max Tamanti