IL DISCUTIBILE DISPOSITIVO DI UN MAGISTRATO: ‘NON C’È VIOLENZA SESSUALE SE NON C’È CONTATTO FISICO’

L’ennesimo dispositivo assurdo e surreale che ha gettato un velo di stupore rispetto alla decisione di un giudice in merito a un reato, non mancherà – legittimamente – di accendere polemiche nei giorni a venire. La vicenda in questione, a dir poco ‘vomitevole’, racconta della masturbazione di un giovane marocchini – con successiva eiaculazione – avvenuta a bordo di un autobus, tramite lo sfregamento dell’uomo contro la gamba di una ragazza. La scena del marocchino che si masturba mentre la ragazza guarda fuori dal finestrino, è stata ripresa delle telecamere di sorveglianza installate sull’autobus torinese (nell’ambito delle iniziative anti borseggio sui mezzi pubblici), “Nel racconto della donna – spiega il dispositivo – non sono presenti elementi per confermare che lo sfregamento masturbatorio ipotizzato sia stato effettuato in appoggio alla gamba della donna, dovendosi ritenere che, se così fosse avvenuto, di sicuro la ragazza avrebbe avvertito sensazioni ben diverse dal mero calore. In assenza dunque di certezze sul punto, appare difficile qualificare il gesto come violenza sessuale e non piuttosto come mero atto osceno”. Motivo per cui il magistrato ha deciso di respingere la richiesta di custodia cautelare in carcere per violenza sessuale (avanzata dalla procura torinese) nei confronti del giovane marocchino. Chissà che il 26enne, conscio di non incappare nel reato di violenza sessuale, non torni a masturbarsi sugli autobus…
M.