Home SPETTACOLI CINEMA ‘Il Marchese del Grillo’ è la commedia più bella di sempre?

‘Il Marchese del Grillo’ è la commedia più bella di sempre?

Dunque la commedia italiana ‘più bella di sempre’ è ‘Il Marchese del Grillo‘ dell’immenso Alberto Sordi. Urge premettere che non possiamo che esserne felici per due motivi abbastanza evidenti: Sordi ha dato l’anima al cinema italiano e dunque ‘non deve mai essere dimenticato’, poi, consentiteci un po’ di sano campanilismo (riconoscendo l’immensità di artisti come Totò, Troisi, Tognazzi, ecc), è anche romano, e questo ci rallegra ulteriormente.

Val la pena però spiegare che tale, prestigiosa nomina non è frutto di una scelta maturata su scala nazionale, con il contributo – assieme a quello degli spettatori comuni, divisi per fasce d’età – di cinefili e giornalisti specializzati, ma dalla votazione espressa all’interno di una manifestazione che, per quanto ‘sponsorizzata’ da un quotidiano nazionale (e l’apporto dei ‘soliti’ social), è ancora ‘acerba’, essendo infatti alla sua prima edizione. Stiamo parlando infatti del ‘Festival della Commedia italiana – La commedia italiana più bella di sempre’, ospita nelle scorse settimane in provincia di Latina, dal comune di Formia.
Il film in maschera di Sordi era giunto alla fase finale insieme a pellicole come l’altrettanto geniale ‘Ricomincio da tre‘, l’Oscar ‘La vita è bella‘, ‘Febbre da cavallo‘ e, addirittura con film come ‘Benvenuti al Sud’ e ‘Come un gatto in tangenziale’,
pellicole, queste ultime, forse un po’ troppo enfatizzate per assurgere a ‘commedia più bella di sempre’. Ad ogni modo, grazie come dicevamo all’apporto dei social (sarebbe interessante apprendere la ‘geolocalizzazione’ dei votanti e le relative fasce d’età), comunque in 7.459 si sono espressi a favore di ‘Albertone’. E va benissimo.

‘Scartati’ Troisi, Verdone e Totò…

A nostro avviso però (e questo spiega perché determinate diciture andrebbero sancite in contesti molto più vasti e soprattutto avallati da addetti ai lavori, perché la memoria storica è una componente basica), incuriosisce apprendere che pellicole come ‘Un americano a Roma’, ‘Totò, Peppino e la malafemmena’, ‘Un sacco bello’, o ‘Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto’, siano state ‘scartate’ al pari di altre come ‘L’ultimo bacio’, ‘Vacanze di Natale’, o ‘Perfetti sconosciuti’.

La manifestazione, come dicevamo, alla sua prima edizione, è stata organizzata da ‘Snap Creative Hub’, in collaborazione con il Comune di Formia, la Provincia di Latina, ed il ‘Roma Lazio Film Commission’. Al contest hano partecipato moltissime persone e molti attori. Raggiante ovviamente il direttore artistico di questo Festival, Fabrizio Conti, che è riuscito comunque a catalizzare l’attenzione su quest’evento: “Un ringraziamento speciale va al Comune di Formia, che ha creduto fortemente in questo progetto sin dall’inizio, e che ha già mostrato interesse per lo svolgersi di una seconda edizione, prevista per l’estate 2020. Inoltre ci stiamo muovendo per ospitare, in questa terra che per decenni è stata crocevia di culture storiche e cinematografiche, un grande museo dedicato al cinema. Formia, con tutti i suoi straordinari e accoglienti abitanti, lo merita”.
Max