IL PITTORE DELLA NOTTE PARIGINA ARRIVA A ROMA

Il 4 dicembre si è inaugurata, negli spazi espositivi dell’Ara Pacis, la tanto attesa rassegna incentrata sull’arte di uno dei più straordinari pittori parigini della fine dell’Ottocento: Henri De Toulouse-Lautrec. Accessibile al pubblico fino all’8 maggio 2016, l’esposizione ospita circa 170 opere provenienti dal Museo delle Belle Arti di Budapest. Toulouse-Lautrec, pittore, litografo, illustratore, post-impressionista, mise al centro delle sue realizzazioni il proletariato, i divertimenti,  la vita notturna di Montmartre. Il suo soggetto prediletto è dunque la gente, negli aspetti nei quali non viene rappresentata invece dai suoi contemporanei, da questo punto di vista è innovativo e capace di una straordinaria immediatezza. In poco tempo sarà uno degli illustratori più richiesti per la realizzazione di manifesti  pubblicitari  per spettacoli teatrali, oltre che per illustrazioni su importanti riviste parigine. Muore precocemente, dopo una vita sofferta per la malattia genetica che lo colpì alle ossa, a soli 36 anni a causa della sifilide e dell’ alcolismo.
La retrospettiva vuole mettere l’accento sull’esperienza del pittore bohémien, in un arco temporale che va dal 1891 al 1900, gli ultimi 10 anni della sua vita. Il percorso museale si snoda in 5 sezioni tematiche che rappresentano i punti focali della sua arte:  nella prima, “Notti parigine”, si affronta il tema  della sofferenza dell’artista a causa della sua malattia, che trova un perfetto rifugio nella libertà della vita notturna di Montmartre, che costituirà per egli una grande ispirazione, ne sono esempio Al Moulin Rouge: La Goulue e sua sorella e L’inglese al Moulin Rouge; nella successiva sezione, “Le dive” viene esplicato il rapporto che il parigino intraprende con molte delle personalità celebri dell’epoca parigina, le quali chiederanno sempre più la sua collaborazione per realizzazioni di locandine come ad esempio una serie di litografie e illustrazioni a cui appartiene Aristide Bruant nel suo cabaret, che idea per il noto cantante con una straordinaria modernità;  proseguendo con “Le donne della notte (Alloggerò in un bordello…)” si fa riferimento agli anni (tra il 1892 e il 1895) nei quali Toulous- Lautrec passa lunghi periodi nei bordelli, osserva le ragazze per ore, mentre vivono la propria quotidianità, quelle ragazze che non fanno provare lui vergogna per il suo aspetto, qui troviamo una serie cromografica, considerata una delle sue produzioni migliori, Elles, dove con incredibile empatia rappresenta i momenti più intimi di quel mondo che tanto lo affascina; in “A teatro (Non importa quale sia lo spettacolo. A teatro sto sempre bene…)” si fa luce sulla parte della sua vita, dal 1896 al 1898, nel quale il bohémien inizia a essere attivo all’interno di teatri, disegnando programmi di sala e scene teatrali, rendendo l’intensità dei drammi o delle commedie con contrasti di luci ed ombre ed energici movimenti; “Con gli amici” l’ideale percorso della vita dell’artista si conclude con i rapporti sociali che intraprese nella sua vita e con le passioni che lo animarono come ad esempio le corse di cavalli di Longchamp, le gite quotidiane al Bois de Boulogne, nonché con vicende strettamente personali come l’amore per una sconosciuta a bordo di una nave.
.Si articolano, dunque, in alternanza manifesti, copertine di spartiti, locandine, illustrazioni attentamente scelte dalle curatrici Zsuzsa Gonda e Kata Bodom. A rievocare lo spirito della Belle Epoque parigina, fotografie e riprese cinematografiche; mentre un’applicazione interattiva condurrà l’osservatore nell’esperienza  litografica e della tecnica di stampa fine ottocentesca .
Mary De Cubellis