IL WASHINGTON POST COLPISCE ANCORA: PUBBLICATA UNA FRASE DEL NUMERO DUE, MCCARTHY, PRONUNCIATA LO SCORSO GIUGNO: ‘TRUMP PAGATO DA PUTIN’. LUI ‘SCHERZAVO…’

A far soffiare un forte vento di impeachment negli States, è una ‘battuta’ espressa qualche mese fa che, riletta ai fatti di oggi, sta creando non pochi clamori: “Ci sono due persone che credo siano pagate da Putin: Rohrabacher e Trump”, fu il numero due della Camera Kevin McCarhty, a pronunciarla – tra le risa generali – lo scorso 15 giugno, riferendosi a Dana Rohrabacher, deputato spesso schierato a difesa della Russia, e all’allora candidato. Un ‘battuta’ comunque imbarazzante, che lo Speaker Paul Ryan aveva voluto che rimanesse segreta. A sparare l’ennesima bordata – dopo la precedente a proposito del Russiagate –  ancora volta il ‘Washington Post’, che stamane ha pubblicato la trascrizione di quella conversazione che, di fatto, rivela che già a giugno – subito dopo che era stato rivelato che i russi avevano cercato di lanciare un attacco hacker contro il comitato nazionale democratico – i repubblicani parlavano delle relazioni con la Russia di quello, anche contro la loro volontà, era diventato il loro candidato. E che i sondaggi davano destinato a sconfitta sicura.  “Questo è off the record, nessuna fuga di notizie, va bene?”, ha detto lo Speaker che poi ha aggiunto, rivolgendo un secco monito: “E’ da questo che vediamo che siamo una famiglia, quello che si dice in famiglia rimane in famiglia”. Dal canto suo, dopo aver letto sul ‘Post’ la usa ‘battuta’, riletta in un contesto oggi più che serio, McCarthy si è affrettato non solo ad assicurare ai giornalisti che stava scherzando e “nessuno ha creduto che fosse vero”, ma anche ha dovuto chiarire la cosa con Rohrabacher, notevolmente risentito. “Bisogna stare attenti quando si fanno le battute”, ha affermato. E Trump? Il presidente apparentemente commenta poco, limitandosi a replicare coi soliti twitter, definendo il ‘Russiagate’ come “Lapiù grande caccia alle streghe contro un politico nella storia americana!”. “Con tutti gli atti illegali che hanno avuto luogo nella campagna di Clinton e nell’amministrazione Obama, non è mai stato nominato un procuratore speciale”, ha quindi commentato il Tycoon dopo che il Dipartimento di Giustizia ha nominato l’ex direttore dell’Fbi Robert Mueller come ’procuratore speciale’ per coordinare le indagini.

M.