ILARIA CUCCHI SU FB: ‘SCUSATE SE SIAMO MORTI NELLE VOSTRE MANI. VI ASPETTO IN AULA PER SPIEGARE TUTTO CIÒ CHE VI SIETE DETTI CON TELEFONI CHE CREDEVATE NON INTERCETTABILI’

“Se prima lo avevo solo intuito adesso so quanto sia diverso e più difficile trovarsi ad affrontare processi contro i carabinieripiuttosto che contro chiunque altro. Oggi nonostante sia stato riconosciuto il violentissimo pestaggio, le gravi lesioni subite da Stefano e le multiple fratture alla colonna vertebrale, i sindacati di polizia intervengono per l’ennesima volta su terreni che non competono loro e ci dicono di chiedere scusa. E allora chiediamo tutti scusa.Scusate se siamo morti nelle vostre mani. E perdonateci se abbiamo l’ardire di chiedere verità e giustizia”. E’ amareggiata e arrabiata Ilaria Cucchi che, attraverso la sua pagina Fb è tornata a commentare Così scriveIlaria Cucchitornando a commentare, con un secondo post su Facebook, leconclusioni del collegio peritale, nominato dal gip dell’inchiesta bische coinvolge i carabinieri che la sera dell’arresto ebbero in consegna suo fratello, Stefano Cucchi, morto il 22 ottobre del 2009. Conclusioni che negano eventuali correlazioni tra l’arresto e la morte del fratello che, secondo i periti sarebbe morto in seguito ad un’improvvisa crisi epilettica. “Aspetto di vedervi al processo per spiegare tutto ciò che vi siete detti con telefoni che non credevate potessero essere intercettati – scrive continua Ilaria – ai rappresentanti sindacali consiglio dileggere prima di parlare, per non fare brutte figure. Anche perché comunque mi dispiace per le divise che indossano e che in questa sede vorrebbero rappresentare.”

M.