Immigrazione: boom di sbarchi nel Mezzogiorno, l’appello del sindaco”il governo e gli altri sindaci ci devono aiutare”- Valentina Forte

    Quasi 200 immigrati, per la precisione 194, sono sbarcati la scorsa notte a Catania grazie alla nave container Zeran.  Si contano due minorenni e 18 donne. A bordo vi erano anche i  corpi senza vita di 5 extracomunitari,  vittime dei naufragi dei giorni scorsi.

    A Pozzallo invece sono in 400 a sbarcare grazie alla Phoenix,  nave  gestita in collaborazione da Medici Senza Frontiere e dall’organizzazione privata Moas per effettuare attività di ricerca e soccorso in mare, e che ha già salvato 104 persone poi trasferite su una nave commerciale.

    Anche Palermo approdano quasi 500 migranti al molo Puntone sulla nave Borsini della Marina Militare, di cui 91 donne e 41 minori. Al termine delle operazioni coordinate dalla prefettura di Palermo saranno trasferiti nei diversi centri di accoglienza.

    Purtroppo però sono i racconti dei sopravvissuti a Save The Children  che fanno temere il peggio, potrebbero di fatto esserci decine di morti nel Canale di Sicilia. Secondo una prima stima di Giovanna di Benedetto si conterebbero   oltre 40 morti annegati a causa di un incidente nel canale di Sicilia, numero che potrebbe aumentare visti i racconti agghiaccianti dei fortunati che ce l’hanno fatta e che hanno riferito all’associazione umanitaria che la causa risale ad un incidente sul gommone avvenuto poco prima dell’operazione di salvataggio, per il quale molte persone sono cadute in acqua.

    La cifra degli sbarchi del 2015 è destinata a raddoppiare rispetto allo scorso anno, ed è proprio per questo che il sindaco della città siciliana di Pozzallo, Luigi Ammatuna lancia un appello :”Il governo e gli altri sindaci ci devono aiutare”, continua poi dicendo:” Non abbiamo tempo di tirare il fiato che subito arriva un’altra nave con migranti. Ci siamo distinti per accoglienza e solidarietà che però la città paga cara”. La città infatti sarebbe un centro turistico che risentirebbe di un sensibile calo di presenze a causa degli sbarchi, perché la “gente pensa che sulle nostre spiagge galleggiano i morti” ha detto chiaramente il sindaco. Non solo, il problema investe anche le sepolture, troppe, purtroppo,  rispetto ai concittadini ai quali spettano loculi di diritto, oltre alla gestione dei minori e le malattie che sbarcano insieme ai migranti. La richiesta è quello di decentralizzare gli sbarchi, poiché “servono direzioni diverse, possono arrivare anche a Napoli, Brindisi, Genova, Gioia Tauro” Dopo lo sfogo il sindaco tiene a precisare che “io voglio fare accoglienza, sono persone che scappano da miserie, fame e guerra, ma vogliamo essere aiutati. A chi vuole respingere i migranti dico di assistere ad uno sbarco e guardare negli occhi queste mamme con bimbi di pochi mesi in braccio, questi uomini e ragazzi con i volti bruciati dal sole e stanchi”.