Imprenditoria giovanile, Ismea vende 7.700 ettari ai giovani under 41

    Favorire il ricambio generazionale e dare una spinta maggiore all’agricoltura: questo l’obiettivo prefissato dalle Banca Nazionale delle Terre agricole, che ha disposto la vendita di 7.700 ettari di terra. Dal 3 ottobre fino al 2 dicembre 201 sarà possibile presentare la propia proposta per il secondo lotto dei terreni in vendita sulla banca istituita presso l’Ismea, distribuiti su tutto il territorio nazionale con prevalenza nelle regioni del Sud Italia. L’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea) vuole soprattutto dare una spinta decisiva allo sviluppo dell’imprenditoria dei giovani under 41 nel settore agricolo e lo fa offrendo la possibilità di accedere all’acquisto dei terreni in vendita con mutui trentennali.
    Tutte le risorse derivanti dalla vendita dei terren, inoltre, saranno destinati da Ismea alle iniziative imprenditoriali condotte dai giovani, attraverso le misure del primo insediamento, del subentro e dello sviluppo delle giovani imprese.
    L’accesso alla Banca Nazionale delle terre agricole è gratuito attraverso il sito dell’Ismea e sull’applicativo è possibile visualizzare tutti terreni in vendita, consultare le principali informazioni (ubicazione, caratteristiche agronomiche, tipologia di coltivazione, particelle catastali georeferenziate, ecc.) e presentare direttamente la manifestazione di interesse all’acquisto per uno o più lotti. Coloro che presenteranno una manifestazione di interesse alla data del 2 dicembre 2018 saranno successivamente invitati a partecipare all’asta pubblica per l’aggiudicazione dei terreni.
    “Guardare al futuro significa anche ridare valore alla nostra terra. Lo facciamo in modo semplice e trasparente per garantire una opportunità professionale ai nostri giovani. Non è un caso che il 61% di questi terreni si trovi al Sud, Sicilia e Basilicata in primis. Non lasciamo indietro nessuno”. Così il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio sulla vendita di 7.700 ettari della Banca nazionale delle Terre Agricole, distribuiti in tutta Italia.
    “L’agricoltura e l’agroalimentare italiani sono più vivi che mai – ha assicurato il ministro – È tempo di investire e promuovere, puntando su innovazione e ricambio generazionale, attraverso misure specifiche e mutui agevolati”.