Incidente aereo in Nepal, 23 le vittime, nessun superstite – di Angelica Santarsiero

    Tara AirNepal. Ore 7:47 ( le 2:15 in Italia ). Un aereo della compagnia nepalese Tara Air decolla da Pokhara, città turistica situata nel cuore del Paese. Destinazione: Jomsom, altra località nepalese a soli 20 minuti di viaggio. A bordo 23 persone, 20 passeggeri e 3 membri dell’equipaggio, tra le quali due bambini e due non nepalesi, uno con passaporto cinese, l’altro con passaporto kuwaitiano. Ma, appena superato il confine di pertinenza dello scalo di Pokhara, del velivolo non c’è più traccia. Solo pochi minuti prima, sorvolando Ghorepani, località a metà strada tra Jomsom e Pokhara, il comandante aveva comunicato alla base una situazione di assoluta normalità. Poi silenzio. L’aereo della Tara Air non è mai arrivato a destinazione. Subito squadre di soccorritori ed elicotteri vengono inviati nel distretto di Myagdi alla ricerca della carcassa aerea e di eventuali superstiti, perché è ormai chiaro che il velivolo si è schiantato, soprattutto in base alle testimonianze degli abitanti dei villaggi del distretto, che sono stati allertati da un boato e dal successivo avvistamento di fumo.  Un fitto strato di nebbia rallenta le operazioni dei soccorritori, ma dopo qualche ora arriva la conferma dell’avvenuta tragedia.  “Il relitto – ha detto il ministro dell’Aviazione Ananda Pokhrel – è stato trovato in una giungla a Kekarko Butta”. Nessun sopravvissuto, secondo quanto riferito dai media locali. Ancora un altro schianto aereo, ancora coinvolte le compagnie orientali. La Commissione Europea, nell’ambito del suo piano di sicurezza, in collaborazione con le autorità competenti degli Stati membri, ha stilato una vera e propria “lista nera” di tutte le compagnie aeree che ancora svolgono la propria attività al di sotto dei livelli minimi di sicurezza stabiliti a livello internazionale e che, per questo, non possono operare in Europa. E nell’ultima lista aggiornata nel dicembre 2015, tra le compagnie poco sicure ne compaiono molte nepalesi, tra le quali proprio la Tara Air. Leggere il suo nome nell’elenco in questione, alla luce di quanto accaduto oggi, suona come una profezia, o piuttosto come una sibillina previsione della prudente Europa.