’INDIETRO TUTTA 30 E LODE’: IL PRIMO BIS DELLA MIA VITA. INCREDIBILE, TORNO SU RAIDUE GRAZIE A MIKA

    “Pensate che questo programma si fa grazie a Mika che aveva visto delle puntate di ’Indietro tutta’, era rimasto folgorato e mi volle ospite del suo programma. Così cominciammo a parlare con Ilaria Dallatana (l’ex direttore di Rai2, ndr.) dell’anniversario ed eccoci qua. Non ho mai concesso bis nella mia carriera televisiva. Ma questa volta mi ci sono avvicinato, seppure inventando un nuovo format, quello dell’omaggio romantico ad una pagina irripetibile di tv, basata su un tipo di umorismo che tecnicamente non siamo riusciti a definire in altro modo se non ’cazzeggio’… Abbiamo pensato che dopo 30 anni era meglio evitare di riconvocare in tv combattenti e reduci. Così abbiamo adottato una formula che abbiamo sperimentato già parlando dei miei programmi nelle università”. Dunque, ’raccomandato’ da Mika (!), 30 anni dopo (era il 14 dicembre del 1987), sempre sulla seconda rete Rai, Renzo Arbore tornerà al timone della sgangherata e colorata nave circense (il 13 ed il 20 dicembre), con ’Indietro tutta 30 e lode’. Una trasmissione che, spiega Arbore, “non risulta datata perché rifuggiva dall’attualità, era davvero un programma a futura memoria, fatto per restare. Non come la tv di oggi, che è tutta usa e getta, una ’fast-tv’ che è vecchia già il giorno dopo”. Certo oggi è difficile ritrovare le atmosfere di quella irresistibile comicità demenziale che ha lancitao negli anni decine di personaggi. Tuttavia, affiancato da un rodatisimo Nino Frassica (allora ’bravo presentatore’ per ruolo), l’eclettico autore-conduttore-musicista foggiano (naturalizzato ’napoletano’ per passione), ripercorrerà i fasti di un programma – “basato in gran parte sull’improvvisazione”, tiene a sottolineare – il quale, nel corso delle 65 puntate registrate, di cui rivedremo alcuni spezzoni, ’scimmiottava’ satiricamente i programmi di quegli anni dove, obnubilati dal neonato Auditel, la gran parte dei conduttori non disdegnavano ricchi montepremi (’C’è chi c’ha’), ed effettacci, pur di distinguersi nella programmazione. “Qualche direttore probabilmente pensava che mi stessi dedicando solo alla musica, qualcun altro che a 80 anni mi fossi rincretinito. Ma io sono l’unico che non ha mai tradito la Rai per fare tv altrove”, dichiara poi il pungente Arbore, sottolineando il vero segreto del suo infallibile successo: l’umiltà e l’unicità.
    M.