INIZIATIVA ANTISMOG DI GREENPEACE SULLA TANGENZIALE DI ROMA

    “Respirare è un diritto – #StopDiesel”, così recitava lo striscione – con accanto riproduzione di due polmoni pieni di fumo – che stamane alcuni Attivisti di Greenpeace hanno appeso sopra la la Tangenziale Est, altezza di viale dello Scalo San Lorenzo, tristemente nota per essere una delle arterie maggior trafficate della Capitale. Come ha affermato il responsabile campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia, Andrea Boraschi, spiegano l’iniziativa: “I sindaci delle nostre città hanno la possibilità di proteggere la salute dei loro cittadini e mandare al contempo un segnale fortissimo al mercato. In molte città europee si discute della fine della mobilità ’fossile’, e in primis di quella a gasolio, e le vendite dei diesel calano. In Italia invece continuano a salire. Dobbiamo invertire questa tendenza, facendo capire chiaramente ai cittadini che questa tecnologia ha gli anni contati. Cominciamo dalle grandi città dove i danni ambientali e sanitari causati dai veicoli diesel sono maggiori”. Un’iniziativa di protesta che amplifica il recente monitoraggio della qualità dell’aria che Greenpeace ha effetuato nei giorni scorsi davanti alle scuole per l’infanzia romane. Ebbene, l’area antistante ciascuno degli istitutimonitorati, hanno registrato diversi picchi dei valori di concentrazione del biossido di azoto (NO2) di netto superiori (oltre 3 volte), ai limiti imposti dall’Oms quale soglia di qualità per la protezione della salute umana (40 microgrammi per metro cubo). Va sottolineato che, rispeto alla media Ue, l’Italia risulta essere il Paese messo peggio, in virtù di un’incidenza sanitaria quasi doppia, come spiega il rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente, che ha stimato in un anno oltre 17mila casi di morte prematura causati dalle alte concentrazioni di NO2. Dunque iniziative come questa di stamane a Roma, nascono con l’intento, da parte di greenpeace, di sensibilizzare i sindaci delle grandi città – maggiormente ’asfissiate’ dai gas di scarico delle auto – affinché si impegnino per migliorare la circolazione nelle strade, intervenendo progressivamente sui veicoli altamente inquinanti, ’accompagnandoli’, senza fare troppi danni, fino allo stop definitivo. Cè da sottolineare che la momento, tra i primi cittadini di Milano, Torino, Palermo e Roma, contattati dal movimento ambientalista, il primo ad aderire alla campagna, accettando un incontro-confronto (previsto per il 21 novembre), con Greenpeace, è stato Leoluca Orlando, sindaco di palermo. Rcordiamo – e sottolineamo – che il biossido di azoto è una sostanza cancerogene, cui effetti patogeni sono principalmente a carico delle vie respiratorie, del sistema sanguigno, e delle funzioni cardiache. Nella Capitale, dove il parco auto composto dai vecchi sistemi diesel è ancora vasto, oltre tre quarti della concentrazione di questo inquinante è dovuta al traffico veicolare.
    M.