CALCIO

Inter sempre più prima, Conte: “Scudetto in tasca? Al massimo 40 euro”

La benzina dell’Inter non finisce mai, quella della macchina di Conte sì. E allora l’allenatore nerazzurro si trova in tasca 40 euro, ma non lo scudetto. Lo dice ridendo ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria sull’Atalanta che proietta l’Inter a +6 dal Milan e a +10 dalla Juve. Un distacco netto, forse decisivo.

“Ci siamo riportati a +6, giocare sapendo che le dirette inseguitrice si sono avvicinate c’è una bella pressione, che aumenterà sempre più – ha detto Conte dopo la partita – Abbiamo giocato contro una squadra che prende punti a tutte le grandi, è difficile, ostica, rischi di prendere un’imbarcata. Loro l’hanno preparata molto meglio rispetto alle altre volte, forse sapevano che potevamo fargli male. Sono stati meno arrembanti infatti. Sono tre punti importanti, stacchiamo l’Atalanta anche per il discorso scudetto, andiamo a 13 punti e sono tanti. L’Atalanta è una squadra che, insieme alle altre sei, poteva ambire non solo alla Champions ma anche allo scudetto. Merito a Gasperini e al club, hanno giocatori di grande livello”.

Sorride Conte, non gli succede spesso. Ma con una classifica così non può fare altrimenti. L’Atalanta era uno degli ultimi ostacoli verso la vittoria del campionato, anche se il cammino è ancora molto lungo. Il Milan ha trovato una difficile vittoria a Verona ma zoppica, sciancata dalla sequela di infortuni quasi infinita. La Juve è fuori dai giochi scudetto ormai da settimane.

“Abbiamo fatto un solo tiro nello specchio, è vero, ma abbiamo fallito grandi occasioni – prosegue Conte – Loro si sono resi pericolosi con due calci d’angolo, anche noi, ma ci sono state altre situazioni per fare gol. La partita è stata molto tattica, ma chi gioca contro di noi ci mette sempre qualcosa in più. Loro erano meno aggressivi perché ci temevano. Abbiamo il migliore attacco e oggi giocavamo contro il secondo miglior attacco. Abbiamo trovato il giusto equilibrio, i giocatori ora riconoscono le diverse fasi della partita per capire quando aspettare e quando aggredire. L’anno scorso l’atteggiamento aggressivo ci ha portato al secondo posto e in finale di Europa League, ma ci mancava lo step dell’equilibrio, che ora abbiamo. Oggi contro il miglior secondo attacco abbiamo concesso solo due situazioni da calcio d’angolo: noi abbiamo prodotto poco, ma loro ancora meno”, conclude l’allenatore nerazzurro.