Investimenti sui luoghi della cultura per 10 Milioni

    La cultura al centro di un percorso di valorizzazione e rivalutazione attraverso un investimento di denaro utile e in qualche modo auspicato. Nella Regione Lazio si decide di fare della cultura uno dei ’movimenti’ in cui far defluire investimenti importanti in ottica prospettica futura. Arrivano infatti nella regione Lazio dei preziosi investimenti sui luoghi della cultura pari a 10 Milioni, per la valorizzazione di musei, biblioteche, archivi.
    Ben 10 mlioni per i luoghi della cultura e dunque risorse basilari che saranno utilizzate nel dettaglio per la valorizzazione non solo di musei, biblioteche e archivi, ma anche di complessi monumentali, aree archeologiche e istituti culturali.
    In particolare: il primo bando, valorizzazione del Luoghi della Cultura, è destinato ad investimenti sui luoghi della cultura pubblici del Lazio per migliorarne le condizioni di fruibilità, sicurezza e accessibilità al pubblico puntando a sviluppare le politiche di valorizzazione in rete incentivando gli interventi di sistema. 3,5 milioni le risorse a disposizione.
    Il secondo bando, l’impresa fa cultura, è destinato a supportare progetti di investimento che, attraverso l’uso di nuove tecnologie, siano finalizzati alla promozione del patrimonio culturale del territorio laziale. 6,8 milioni le risorse a disposizione.
    I bandi saranno presentati giovedì 20 dicembre alle ore 11 a Roma al WeGil in Largo Ascianghi 5.
    A comunicarlo è la stessa Regione Lazio che, tra l’altro, nei giorni scorsi ha fatto in modo di diffondere parecchi comunicati di prospettiva crescita strutturale non già soltanto delle risorse a disposizione per movimenti sociali come quelli legati alla cultura in questo caso, per esempio, ma anche di risorse più generali nell’accezione del termine come, per appunto, quelle umane. Lo si evidenza dal fatto che crescono, stando a attuali ricerche di settore, le tendenze e i trend di occupazione nel territorio della Regione Lazio, che viene data in grande ascesa dal punto di vista della occupazione e che questi numeri si aggiungono ad altri come quelli, per esempio, sulla auto produzione di energia e di conseguenti risparmi annuali per ogni famiglia, che la Regione ha diffuso nelle scorse ore tramite note ufficiali.