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‘Io, Leonardo’ – Luca Argentero: un film da incosciente

In coincidenza dell’anniversario, accanto alla lunga serie di omaggi, mostre, documentari, dibattiti, ecc. non poteva certo mancare un film intitolato alla vita del grande Leonardo da Vinci. Prodotto da Sky con Progetto Immagine, e distribuito dalla Lucky Red, il film arriverà nelle sale il 2 ottobre. Ovviamente, in un secondo tempo, ‘Io, Leonardo’ arriverà poi su Sky (questo è il VII film dedicato all’Arte che produce), a gennaio. Come spiega la vice president Sky Branded Channels, Antonella d’Errico, “Il fatto che il film possa andare al cinema non come un evento, testimonia il grande interesse che il pubblico italiano ha per un prodotto come questo che intrattiene con contenuti culturali. Su Sky Cinema e su Sky Arte andrà in onda ai primi di gennaio del prossimo anno, ancora dentro le celebrazioni leonardesche”. Quanto poi l’idea di distribuire la pellicola nel circuito cinematografico, spiega il Lucky Red, Andrea Occhipinti, “è stata una valutazione che abbiamo fatto insieme, anche alla luce del successo del film precedente su Caravaggio e delle celebrazioni su Leonardo abbiamo pensato che la finestra dei tre giorni al cinema potesse stare un po’ stretta per questo tipo di film che merita una chance in più”.
Nel film, diretto da Jesus Garces Lambert, il genio ‘incompreso’ ha le fattezze di Luca Argentero, che ha spiegato di aver accettato “con incoscienza. Ho accettato solo perché non ho avuto abbastanza tempo per pensarci. E’ stato un guaio incredibile a partire dalla trasformazione estetica. L’approfondimento su chi è davvero è stato faticosissimo, ma estremamente stimolante e interessante. Leonardo mi ha insegnato ad osservare di più quello che ci circonda. Ci soffermiamo, infatti, soltanto sulla superficie delle cose: insomma, ci si ferma soltanto al titolo e raramente si legge l’articolo. Per me un genio contemporaneo in grado di rivoluzionare il mondo, come ha fatto Leonardo nel suo tempo, è stato uno come Steve Job ed è uno come Mark Zuckerberg”.
In parte pensato con l’idea di ‘addentraci’ nel mondo leonardesco sotto il profilo umano, la sua coscienza diviene a sua volta l’asse portante della pellicola. Una coscienza ‘che ci racconta’ questa mente geniale attraverso la voce di Francesco Pannofino: “La mia non è una voce narrante ma è la voce della sua coscienza. Si tratta di un’operazione molto originale. Il film fa conoscere Leonardo come non lo abbiamo mai visto, scava nell’animo di quest’uomo e lo racconta”.
Dal canto suo infine, il regista Jesus Garces Lambert ha affermato che “Leonardo è uno dei personaggi più complessi di cui parlare Per noi è stato importante scoprire che uomo fosse Leonardo, quali fossero le sue pulsioni, le sue paure e i suoi punti di forza. Come si racconta tutto questo? Attraverso la sua mente, una sorta di ‘camera delle meraviglie’ descritta in un ambiente in qualche modo onirico”.
Max