IO, UN ALLENATORE INNAMORATO DEL SUO TERRITORIO

    Nell’ambito della presentazione del suo libro, ‘La scossa dello Scarpone’, il vulcanico sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, ha affrontato diversi temi commentandoli con la sua ormai proverbiale schiettezza. “Vi ho fatto venire tutti per farvi scoprire il libro – ha esordito, dribblando così sul nascere eventuali domande relative alla sua aspirazione da governatore del Lazio – Figuratevi se ero talmente sprovveduto da annunciare la mia candidatura, a cui al momento non penso per niente, alla presentazione del mio libro”. Parlando della sua opera Pirozzi spiega che “serve per far conoscere non la mia storia, ma quella di tanti sindaci di frontiera. Ho fatto tanti sbagli ma la sensazione che ho oggi è che la politica, che ha fatto tante cose belle, oggi ha perso il contatto con la realtà perché indossa i mocassini. Uno dei motivi della decadenza dell’impero romano fu la conservazione del potere, su questo dovrebbero riflettere oggi i leader politici. Penso che come è successo con il terremoto si possono trovare convergenze su temi importanti, come l’identità, la difesa delle autonomie – osserva il primo cittadino del reatino – queste non sono battaglie di destra o sinistra come non lo è ridisegnare confini del nostro territorio che non può essere un posto dove ognuno arriva e fa come gli pare. Quello che una volta facevano le sezioni oggi lo fanno le associazioni. Lo dicevo prima e lo dico anche oggi”. “Cosa voglio fare da grande? Voglio continuare a fare il mister – aggiunge ancora Pirozzi – ma una squadra vince se ha una visione comune, sa cosa fare quando ha la palla, ma le squadre possono essere anche tante, mentre quando tutti lavorano l’uno per l’altro con una grande squadra, con un linguaggio condiviso e per la propria maglia, allora si fanno i risultati”. Infine una sua precisazione rispetto a un concetto di cui si è tornati a parlare insistentemente: “E’ anacronistico che si parli di fascismo, il fascismo è passato, parlare di apologia di fascismo oggi fa ridere i polli, allora dovrebbe esserci anche l’apologia del comunismo”. Salutando, Pirozzi ha poi annunciato che il suo prossimo libro sarà dedicato ai comuni d’Italia.
    M.