IRAN: ATTACCHEREMO IN IRAQ IS SE ARRIVERÀ AI NOSTRI CONTINI. PRONTA TURCHIA A SCHIERARE TRUPPE

    Gli Stati Uniti e i partner della coalizione hanno compiuto nuovi raid aerei contro le posizioni dei jihadisti dello Stato Islamico in Siria e in Iraq. Colpiscono sette obiettivi in Siria i raid, ha detto il Centcom, il comando Usa responsabile per il Medio Oriente e l’Asia Centrale, fra cui degli edifici dell’Is e due blindati in prossimità della città curda di Ain al-Arab, conosciuta anche come Kobane, da dieci giorni difesa dai peshmerga dall’avanzata dei jihadisti, che ha fatto fuggire 160.000 persone oltre il vicino confine con la Turchia. Confermato anche il raid su Raqqa, roccaforte dell’Is, dove “sono stati danneggiati un aeroporto occupato dall’Is, una caserma e un campo di addestramento”. In Iraq, a sud ovest di Erbil, tre raid hanno distrutto quattro veicoli blindati e una postazione militare, ha precisato ancora il Centcom. Secondo la Bbc, ai bombardamenti in Iraq hanno partecipato due caccia britannici partiti dalla base di Akrotiri, a Cipro, per la prima volta da quando il Parlamento di Londra ha autorizzato gli attacchi aerei contro le forze dello Stato Islamico. Incassata l’adesione britannica ma anche belga e danese, alla forza multinazionale da impegnare nei raid aerei contro loStato Islamico in Iraq e Siria, il presidente americano Barack Obama si è rivolto alla nazione nel consueto discorso settimanale del sabato alla radio e su internet. “La leadership americana è l’unica sempre costante in un mondo incerto. Lo abbiamo dimostrato questa settimana, durante la quale abbiamo mobilitato il mondo per far fronte ad una delle sfide più urgenti”, – ha detto Obama riferendosi alla coalizione internazionale a cui partecipano anche Paesi arabi. “L’America – ha sottolineato il presidente Usa – è il leader mondiale nella lotta per indebolire e distruggere il gruppo terrorista conosciuto con il nome di Is”. Ma se si mobilita l’occidente, anche lo Stato islamico di Abu Bakr al-Baghdadi non è solo. E’ ormai confermata l’alleanza con i gruppi terroristici legati ad al-Qaeda, come hanno dimostrato le recenti prese di posizione di Aqmi(al-Qaeda nel Maghreb islamico) e Aqpa (al-Qaeda nella Penisola araba) e oggi quella del fronte al-Nusra, la branca qaedista in Siria: “Colpiremo i paesi della coalizione in tutto il mondo, perché hanno dichiarato guerra all’Islam”, ha fatto sapere il gruppo.  Arrivano le accuse della Russia agli Stai Uniti guida della coalizione: “Washington ha apertamente dichiarato il suo diritto di usare la forza unilateralmente ovunque nel mondo per difendere i suoi interessi”, ha detto il ministro degli esteri Sergei Lavrov intervenendo all’Assemblea generale dell’Onu.