Israele annulla accordo Onu sui ricollocamenti

    ’’Malgrado le limitazioni giuridiche e le crescenti difficoltà internazionali continueremo ad agire con determinazione per ricorrere a tutte le possibilità che abbiamo a disposizione per far uscire gli infiltrati dal Paese’’: questo l’impegno assunto dal premier Netanyahu durante l’incontro odierno con abitanti di rioni di Tel Aviv dove e’ forte la presenza di migranti africani. Dopo la sua decisione di annullare l’accordo con l’Unhrc, Israele – ha aggiunto – ’’continuerà a cercare altre soluzioni’’.
    All’origine della decisione di Netanyahu (di sospendere e poi annullare l’accordo, ndr), scrive la stampa odierna, vi sono le proteste degli abitanti dei rioni poveri di Tel Aviv – che vorrebbero una espulsione massiccia ed immediata dei migranti – nonche’ forti critiche all’intesa mosse da esponenti del Likud, il partito di Netanyahu, e dal partito nazionalista Focolare ebraico. Ieri peraltro Paesi indicati da Netanyahu come esempio di una possibile destinazione dei migranti – fra questi Italia e Germania – hanno smentito di aver dato alcun assenso all’intesa fra Israele e l’Alto commissariato dell’Onu.